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DISMORFISMO CORPOREO: DISMORFOFOBIA

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Sono geloso di tutte le cose la cui bellezza non muore. Sono geloso del ritratto che mi hai fatto. Perché deve conservare quello che io dovrò perdere? A me ogni momento che passa toglie qualche cosa, a esso aggiunge qualcosa. Oh, se fosse il contrario! Se il ritratto potesse cambiare ed io potessi esser sempre quello che sono adesso! Perché l’hai dipinto? Verrà un giorno nel quale mi schernirà, mi schernirà orribilmente. (O.Wilde, Ritratto di Dorian Gray)

Dismorfismo Corporeo (ex Dismorfofobia)
Criteri diagnostici utilizzati dall DSM-IV, per una valutazione della presenza di un disturbo da dismorfismo:

A) preoccupazione per un supposto difetto nell’aspetto fisico. Se è presente una piccola anomalia, l’importanza che la persona le dà è di gran lunga eccessiva.

B) la preoccupazione causa disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti.

C) la preoccupazione non risulta meglio attribuibile ad un altro disturbo mentale (l’insoddisfazione riguardante la forma e le misure corporee nell’anoressia nervosa).

Il dismorfismo è una patologia psichiatrica che altera la percezione mentale deformando l’immagine del proprio corpo. Ci si guarda allo specchio e ci si vede mostruosi, orribili, una maschera deforme con rughe profondissime che solcano il volto. I capelli diradati come quello di un vecchio decrepito, gli occhi spenti, il viso incavato in un’espressione di sofferenza e di morte. La notizia ha fatto scalpore perché ha coinvolto la bella Danielle Nulty, 26 anni, fisico da modella, ammirata da tutti, meno che da se stessa. Affetta da questa malattia fin dalla pubertà, la bella che si guardava allo specchio si trasformava in bestia deforme. Undici anni d’inferno, fra deliri e allucinazioni, con relativi pensieri di suicidio, fino al riconoscimento della patologia e la cura con antidepressivi. Oggi Danielle sta meglio, è ritornata ad una vita normale, sebbene dovrà imparare a convivere con questo male subdolo, un po’ come succede per le anoressie e i disturbi mentali. La storia, per fortuna a lieto fine, nasconde un paradosso: questa ragazza bellissima, condannata, come da un malefico sortilegio, a vedersi orribilmente sfigurata, ha finito per incarnare, suo malgrado, un modello di perfezione estetica, un punto di riferimento per altre teenager, che a loro volta non si vedono belle e rifiutano un rapporto equilibrato col loro corpo. Perché in questa società dell’effimero conta l’apparire più che l’essere, lo specchio deformante che gli altri riflettono su di noi.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it