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GLI ALIMENTI INTEGRALI RIDUCONO L’ANSIA

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Una ricerca degli scienziati dell’APC Microbiome Institute dell’University College Cork, in Irlanda, ha scoperto che c’è una forte interazione fra i batteri presenti nell’organismo e le emozioni. La carenza di batteri “sani” e un eccesso di quelli “cattivi” potrebbe essere alla base di stati d’ansia e depressione. Per questo occorre puntare sui cibi probiotici che riattivano il metabolismo, aiutano a perdere peso e calmano l’ansia. Fra i migliori cibi probiotici troviamo i cerali integrali. Questi cibi sono ricchi di fibre e per questo migliorano il lavoro dell’intestino tenue e crasso e accelerano il metabolismo. Mangiare cibi integrali, quindi, aumenta la quantità di batteri buoni nell’intestino e calma anche l’ansia.

Gli alimenti integrali sono quelli prodotti con farina non raffinata. Il chicco del cereale è costituito da tre sezioni: la crusca esterna, ricca di fibre, il germe interno, ricco di micronutrienti, e l’endosperma, ricco di amidi. I cereali integrali comprendono tutte e tre le componenti del chicco. Il Ministero della salute raccomanda di consumare quotidianamente pane, pasta e riso integrali. Inserirli nella dieta è semplice. Basta sostituire alcune porzioni di alimenti raffinati come pane o pasta con la loro versione integrale. L’introduzione dei cereali integrali dovrebbe essere progressiva. Bisogna consentire all’organismo, infatti, di adattarsi al maggiore contenuto di fibre.

Il consiglio del nutrizionista è di puntare su un’alimentazione che favorisca una cor­retta rego­la­zione dell’umore, faciliti il sonno e prevenga gli stati di ansia. Per questo occorre assumere magne­sio con spinaci, semi di zucca, legumi, riso integrale. Vita­mina B6 con legumi, cereali integrali, frutta secca. Vita­mina D con salmone, tuorlo d’uovo, sardine. Esistono poi dei cibi capaci di esercitare effetti nega­tivi sul cer­vello e tra questi troviamo i carboidrati raffinati e gli zuccheri semplici la cui introduzione eccessiva può scompensare il metabolismo glucidico determinando conseguenti sbalzi di umore ed irritabilità. I nutrizionisti consigliano di non abusare di questi alimenti e di cercare di condurre una dieta il più possibile varia che rispetti il criterio della stagionalità e della naturalità dei cibi.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private (anche telefoniche o via Skype) tel.320-8573502 email:cavaliere@iltuopsicologo.it

INTESTINO E ANSIA

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Ricerche recenti suggeriscono che i batteri che popolano naturalmente l’intestino umano possono svolgere un ruolo importante non solo nella salute fisica di una persona, ma anche nel loro benessere mentale, influenzante meccanismi cerebrali che contribuiscono all’ansia.
I ricercatori del Centro di salute mentale di Shanghai della Scuola di Medicina dell’Università Jiao Tong di Shanghai in Cina hanno valutato i risultati di 21 studi – che coinvolgono 1.503 partecipanti in tutto – che hanno preso in considerazione diversi interventi per regolare il microbiota intestinale e se hanno avuto qualche effetto sui sintomi dell’ansia.

Tra i ricercatori c’erano Beibei Yang, Jinbao Wei, Peijun Ju e Jinghong Chen. I risultati, apparsi ieri sulla rivista General Psychiatry, sottolineano l’idea che gli scienziati non dovrebbero ignorare il possibile ruolo della flora intestinale nel fornire soluzioni per la salute mentale.

Gli studi che il team ha valutato utilizzavano diversi tipi di intervento. Dei 21 studi, 14 hanno usato probiotici come l’agente principale nei loro interventi che regolano la flora intestinale. I rimanenti sette hanno optato per interventi che non hanno utilizzato i probiotici, come ad esempio la semplice regolazione della dieta tipica di una persona.

Il team ha scoperto che 11 dei 21 studi (52%) hanno concluso che gli interventi che regolano la flora intestinale hanno contribuito a ridurre i sintomi di ansia.
Più in particolare, tra gli studi che hanno utilizzato i probiotici nei loro interventi, il 36% ha concluso che la strategia era efficace. Tra gli studi che non hanno utilizzato i probiotici, 6 su 7 hanno suggerito che gli interventi hanno aiutato ad alleviare l’ansia.

Questo, dicono, potrebbe essere dovuto al fatto che interventi come la regolazione della propria dieta quotidiana potrebbero contribuire maggiormente alla regolazione del microbioma offrendo diverse fonti di energia ai batteri che popolano l’intestino.

“La fonte di energia della crescita del microbiota intestinale è principalmente il cibo”, spiegano gli autori dello studio. “La regolazione del microbiota intestinale attraverso la modulazione della struttura alimentare può modificare direttamente la struttura di approvvigionamento energetico del microbiota intestinale e questo gioca un ruolo decisivo nella crescita del microbiota intestinale, quindi l’effetto è ovvio.”

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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5 ALIMENTI CHE AUMENTANO L’ANSIA

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Ci sono alimenti comuni e sostanze che possono inasprire i sintomi di ansia. Evitando questi cibi possiamo ridurla.

1. Cereali

I cereali possono essere uno dei motivi che creano maggiormente ansia e si è ansiosi si può provare ad evitarli.

Tuttavia i cereali come riso, crusca, frumento, segale, avena hanno un alto contenuto di fibre.

Ma contengono anche una sostanza chiamata acido fitico, un anti-nutriente che blocca l’assorbimento del corpo di zinco, ferro, calcio e magnesio con conseguente aumento dell’ansia.

2. Lo zucchero

 

Lo zucchero fa parte di questa lista. Pur avendo un debole per i dolci, di tanto in tanto possono aiutarvi ad avere meno stress ma i cibi che contengono zucchero raffinato possono farvi sentire nervosi. Tra l’altro è meglio stare alla larga il più possibile dagli zuccheri raffinati ( zucchero bianco ) e dolcificanti artificiali. Cercate di limitarne il consumo.

3. La caffeina

Alcune persone hanno bisogno di una tazza di caffè per affrontare il mattino. Ad altri potrebbe causare attacchi di panico. Bevande energetiche, bibite, tè, o qualsiasi altra bevanda con caffeina potrebbero svegliarvi, ma anche dare un effetto abbastanza simile ad un attacco di panico, quali, nervosismo, insonnia.

Infatti la caffeina aumenta la frequenza cardiaca, dà tremolii, irrequietezza, agitazione, ansia, eccitazione, insonnia, vampate di calore al viso, aumento della minzione, disturbi gastrointestinali e tanti altri. Bere con moderazione, una tazza di caffè al giorno può essere utile, ma se si hanno difficoltà a dormire o si verificano questi sintomi, è il caso di non assumerne.

4. L’alcol

Si sa che l’alcol è un sedativo, bere un bicchiere di vino o una bottiglia di birra dopo una lunga giornata può solo peggiorare le cose. Troppo alcol, infatti, può causare un altro elenco di problemi che danno origine ad ansia.

Bere alcol porta alla disidratazione, destabilizza l’equilibrio del nostro intestino (soprattutto se è fatto con alcuni cereali), interferisce con l’uso del corpo della serotonina ( “ormone del buonumore”) e scombina i livelli di zucchero nel sangue. Non c’è da meravigliarsi se il corpo entra in modalità panico quando si beve alcol!

5. Intolleranze Alimentari

Se sa già che si è intollerante ad alcuni cibi, non vanno mangiati! Se non si sa a quali cibi si è intollerante, facendo una dieta di eliminazione può essere un modo per scoprirlo.

I principali colpevoli da eliminare sono mais, uova, glutine, latticini e soia. Iniziate  il test aggiungendo lentamente uno di questi alla vostra dieta e valutate la vostra ansia. Se è già stata provata una dieta di eliminazione e non avete ancora risolto il problema con l’ansia, rivolgetevi a un dietologo o un nutrizionista.

Una dieta per ridurre l’ansia (evitare di aumentare l’ansia)

Fortunatamente, semplici ma sani cambiamenti di dieta possono aiutare a ridurre l’insorgenza di panico e ansia e portare ad un aumento della salute. Bere molta acqua mantiene il corpo idratato ed elimina la rabbia, l’irritabilità e la tensione.

Mangiare frutta fresca e verdura aiuta l’organismo ad assorbire il nutrimento di cui ha bisogno e combatte le carenze vitaminiche che portano ai sintomi di ansia. Aggiungendo al vostro organismo cibi ad alto contenuto di acidi grassi Omega-3, il triptofano, o di magnesio può anche contribuire a ridurre l’ansia.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI E LORO ESPERIENZE SOCIALI

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Una ricerca ha evidenziato che i bambini, quando sono a tavola, fanno molto di più dell’apparente giocare con il biberon o con gli oggetti che trovano a portata di mano.

Gli autori hanno osservato che i bambini di 1 anno possiedono aspettative sulle persone che equivalgono a quelle che possiedono per il cibo, a meno che queste persone appartengano a diversi gruppi sociali o culturali (ad es. parlare una lingua differente). Come ha dichiarato Kinzler, una co-autrice dello studio, lo studio sottolinea quanto le nostre scelte alimentari siano strettamente collegate al nostro pensiero sociale.

Nei primi anni di vita i bambini sono sensibili ai gruppi culturali. Quando i bambini vedono qualcuno mangiare, non stanno solo imparando a conoscere il cibo, ma imparano anche a conoscere chi mangia cosa con chi. Questo perché la capacità di formulare attribuzioni sulle persone come “uguale o diversa”, e “noi o loro” compare molto precocemente

ha dichiarato Kinzler.

Kinzler, Liberman, Woodward e Sullivan, hanno impostato una serie di studi in cui hanno mostrato a più di 200 bambini dell’età di 1 anno una serie di video raffiguranti persone che esprimevano pareri di simpatia o antipatia sugli alimenti. Quando i bambini vedevano due persone che parlavano la stessa lingua o che agivano come se fossero amici, i bambini si aspettavano che ai due protagonisti piacessero gli stessi cibi. Quando invece vedevano due persone che parlavano lingue diverse o che agivano come se fossero nemici, i bambini si aspettavano che ai due protagonisti piacessero cibi differenti.

Gli studi hanno approfittato di un fatto ben noto in psicologia dello sviluppo: i bambini prestano maggior attenzione ad azioni nuove o a cose che si discostano dalle loro aspettative generali del mondo.

Lo studio inoltre ha evidenziato che i bambini hanno un pensiero leggermente diverso quando si tratta di alimenti che li possono danneggiare. Quando i bambini vedevano una persona disgustata dal mangiare un determinato cibo, si aspettavano che anche la seconda persona sarebbe stata disgustata da quel cibo, anche nel caso in cui la seconda persona faceva parte di un gruppo sociale diverso. Ciò suggerisce che i bambini potrebbero essere particolarmente vigili relativamente alle informazioni sociali che potrebbero segnalare pericolo.

I ricercatori hanno inoltre scoperto che vi sono discrepanze tra i vari bambini relativamente a ciò che essi identificano come differenze culturali significative. Mentre per i bambini monolingue persone che parlano lingue diverse mangiano cibi differenti, per i bambini bilingue le persone che parlano lingue diverse potrebbero mangiare gli stessi cibi. Kinzler ha ipotizzato che questo avvenga in quanto i bambini bilingue potrebbero aver sperimentato una situazione simile in casa, dove sono presenti persone che parlano lingue diverse riunite intorno allo stesso tavolo.

Conclusioni

Pertanto è importante che i genitori tengano in considerazione il fatto che quando mangiano tutti insieme, i loro bambini li stanno osservando. Alimentare il proprio bambino con la dieta perfetta, mentre allo stesso tavolo genitori e amici si nutrono con del cibo spazzatura è piuttosto inutile, in quanto in quel momento il bambino sta imparando qualcosa sul cibo e sulle esperienze sociali delle persone che lo mangiano.
Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2016/09/alimentazione-esperienze-sociali-infanzia/ 

Dottoressa Rosalia Cipollina

(Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Psicologia Scolastica e dell’età evolutiva)

riceve in studio a Roma, Napoli e Salerno ed effettua consulenze telefoniche e via Skype a pagamento per chi è impossibilitato a recarsi in studio.
Per prenotare una consulenza scrivere a cipollinar@iltuopsicologo.it o chiamare il 320 3744077