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LA RELAZIONE CON UNA PERSONALITA’ BORDERLINE

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Poche cose sono più intossicanti di un partner completamente infatuato di te che inspiegabilmente diventa pieno di risentimento e comincia a distanziarsi da te senza una ragione apparente.
In una relazione con una persona che soffre della sindrome di personalità borderline, questi eccessi di alti e bassi sono estremamente comuni.
Nelle relazioni più turbolente, non è inusuale per la persona BL abbandonare la relazione o ferire talmente il suo partner da costringerlo a decidere di andarsene.
Infatti la personalità BL potrebbe allontanarsi emozionalmente da te senza una ragione apparente o avere dei comportamenti “ al limite” tali da lasciarti confuso e con il cuore a pezzi.
Oppure potresti esserti talmente coinvolto nella relazione ed avere usato tutti gli strumenti possibili per una corretta comunicazione e ora sentire comunque che la relazione ha continuato a sgretolarsi e che non sei più in grado di dare nulla.
Quindi il tuo partner BL ti ha lasciato, oppure tu te ne sei andato o comunque uno dei due ha deciso di non riconciliarsi con l’altro. Se tutto questo ti suona familiare, per favore continua a leggere.
Sganciarsi da questo tipo di intensa relazione può essere difficoltoso. Razionalmente, ti rendi senz’altro conto che andartene è la miglior cosa che puoi fare, ma il tuo attaccamento emotivo è innegabile. Ti trovi intrappolato senza speranza nei tuoi stessi desideri di rimettere insieme una relazione che tu sai perfettamente che non è sana, e, a conti fatti, che potresti non essere in grado di gestire.
Spesso siamo ossessionati e ripensiamo a cosa il nostro partner BL può fare in questo momento, o come si sente, o chi vede. Ci chiediamo se ci abbia mai realmente amato, e come mai siamo stati così facilmente abbandonati. Le nostre emozioni passano dal sentirsi feriti, all’incredulità, alla rabbia.
Questa guida parla dello sforzo interiore necessario per rompere con questo tipo di relazione e offre suggerimenti su come rendere le cose più semplici per te e per il tuo partner BL.
ROMPERE UNA RELAZIONE NON E’ MAI STATO COSI’ DIFFICILE
E’ perchè il tuo partner BL era così speciale?
Sicuramente era speciale, e questa è veramente una perdita significativa per te, ma la profondità dei tuoi dispiaceri ha molto più a che vedere con la complessità dei legami che hai costruito piuttosto che con la persona BL con cui li hai costruiti.
Per molti versi, questa relazione ti ha salvato o ringiovanito. Il modo in cui il tuo partner BL pendeva dalle tue labbra ascoltando ogni tua parola, ti guardava con occhi pieni di ammirazione e ti voleva, tutte queste cose hanno riempito un grande vuoto dentro di te.
Magari il tuo partner BL era insicuro e bisognoso, e i suoi problemi ti hanno ispirato simpatia e voglia di risolvere, facendoti sentire eccezionalmente eroico e di valore per questa persona.
Come risultato, sei stato disposto a tollerare comportamenti ben al di là di quanto hai sempre ritenuto fosse accettabile, anche perchè sicuramente hai sentito che il partner BL dipendeva da te e che non se ne sarebbe mai andato. Per quanto fosse una sfida, ti eri impegnato ad affrontarla.
Ma senza che tu lo sapessi, anche il tuo partner BL stava affrontando un lungo viaggio, che era cominciato molto prima che la relazione iniziasse. Tu eri il suo “cavaliere nell’armatura scintillante”, eri la sua speranza e la risposta a tutte le delusioni ed ai dispiaceri contro cui aveva dovuto lottare tutta la vita
Tutto ciò ha fatto che si strutturasse tra di voi un legame incredibilmente forte.
LE 10 COSE CHE TU CREDI ANCORA E CHE TI FANNO RIMANERE ATTACCATO
Rompere con un partner BL è spesso difficile perchè non abbiamo una valida comprensione del disturbo in sè o di noi, nelle dinamiche della relazione.
Quindi spesso interpretiamo in maniera sbagliata le azioni del nostro partner BL e anche le nostre. Molti di noi lottano ancora contro molte delle seguenti false credenze.
1) CREDERE CHE IL NOSTRO PARTNER BL ABBIA IN MANO LE CHIAVI DELLA NOSTRA FELICITA’
Spesso pensiamo che il nostro partner BL sia il padrone della nostra gioia e il guardiano della nostra tristezza. Ti senti come se ti avesse toccato le corde dell’anima. Per quanto adesso ti sembri duro pensare il contrario, questa tua prospettiva è un po’ esagerata.
L’idealizzazione è una droga potente, e arriva in un momento della tua vita in cui sei stato veramente ricettivo a riceverla. Col tempo capirai che l’idealizzazione che il tuo partner BL ha fatto di te, non importa quanto sia stata sincera, era semplicemente un rituale di corteggiamento ed una sovrastima delle reali emozioni che lui/lei provava veramente nei tuoi confronti. Per lui/lei eri speciale….ma non COSI’ speciale.
Col tempo capirai anche che molto del tuo entusiasmo era dovuto alla tua voglia di ricevere e alle tue speranze.
Realizzerai inoltre che qualcuno che esce da una relazione intensa e traumatica è spesso depresso e non vede le cose chiaramente. Puoi sentirti ansioso, confuso, e probabilmente continui a rimuginare sul tuo partner BL. Tutto ciò distorce la tua percezione della realtà. Potresti addirittura fare ricorso ad un abuso di sostanze per riuscire a farcela.
2) CREDERE CHE IL TUO PARTNER BL ADESSO SI SENTA COME TI SENTI TU
Se tu pensi che il tuo partner BL vivesse la relazione nello stesso modo in cui l’hai vissuta tu o che lui/lei si senta nello stesso modo in cui ti senti tu adesso, ti stai probabilmente sbagliando. Pensare così servirà solo a confonderti le idee e rendere più difficile capire cosa stia realmente avvenendo.
In generale, quando una relazione finisce è spesso perchè i partners hanno voltato pagina in maniera diversa uno dall’altro, ma questo avviene in maniera molto più intensa in una relazione con un partner BL.
Anche senza che tu li vedessi o te ne accorgessi, per il tuo partner BL ci sono stati importanti periodi di vergogna, paura, delusione, risentimento e rabbia che sono risaliti alla superficie durante l’intera relazione. Quello che tu hai visto solo recentemente in maniera eclatante non è nuovo ma è semplicemente il culmine di emozioni che si sono sviluppate durante la relazione
3) CREDERE CHE I PROBLEMI DELLA RELAZIONE SIANO CAUSATI DALLE CIRCOSTANZE O DA TE STESSO
Tu sai che ci sono stati problemi, e ti sembra di avere fatto la tua parte per risolverli.
Siccome ci sono stati periodo di estrema apertura, onestà, comprensione e attenzione durante la relazione, e anche durante le rotture, le preoccupazioni del tuo partner BL sono molto credibili ai tuoi occhi. Ma il tuo partner BL ha anche l’incredibile capacità di distorcere i fatti, modificare i dettagli, e usare le tue insicurezze fino ad un punto da farti credere che le cose siano andate veramente in un certo modo.
Il suo è un complesso meccanismo di difesa, un tipo di negazione, ed una tipica caratteristica di questo disturbo
Come risultato, entrambi arrivate al punto di credere che il problema siate voi stessi. Che siate inadeguati. Che dovete cambiare. Addirittura che dovete essere puniti o abbandonati.
Questa è la motivazione principale per la quale tu hai accettato da parte del tuo partner BL dei comportamenti punitivi; il motivo per cui cerchi di scusarti e cerchi di accontentare il partner BL. Ma i problemi non sono tutti per colpa tua e non puoi risolverli cambiando.
I problemi non provengono neanche completamente da parte del tuo partner BL
Ciò avviene a causa del legame incredibilmente forte che si è stabilito tra voi
4) CREDERE CHE L’AMORE PREVARRA’
Una volta che queste relazioni si rompono seriamente, sono molto più difficili da riparare delle altre perchè molte ferite che esistevano già prima si sono riaperte.
Tu hai investito molto nella relazione e il tuo partner BL è stato parte integrante dei tuoi sogni e delle tue speranze, ma adesso ci sono in gioco forze molto più grandi.
Per quanto ti riguarda, ferite emozionali importanti ti sono state inflitte dal tuo partner BL sulla tua anima già ferita di per se stessa.
Per rivitalizzare la fine della relazione dovresti prima guarire da queste ferite e renderti più forte per prenderti cura della relazione stessa e questo non è facile da fare. Avresti bisogno di compassione e di conferme per guarire qualcosa che il tuo partner BL molto probabilmente non capirebbe e che tu non puoi fornire a te stesso adesso.
Per il tuo partner BL ci sono da tempo paure angoscianti, problemi di fiducia e risentimenti che sono stati scatenati.
Il tuo partner BL può affrontarli solo attribuendone le colpe a te.
Perche il tuo partner BL possa rivitalizzare la relazione, dovrebbe capire e affrontare le proprie ferite dell’anima ed emergerne molto cosciente di se stesso.
Questo è ancora più difficile di quello che dovresti fare tu
5) CREDERE CHE LE COSE TORNERANNO COM’ERANO PRIMA
I cicli di rottura e riappacificazione che avete avuto con il vostro partner nel passato possono avervi condizionato a pensare che, anche dopo un brutto periodo, si possa ritornare allo stato di idealizzazione (a cui tu sei molto affezionato), e che “il sogno diventi realtà” ( che il tuo partner BL sia buono e caro ).
Tutto ciò è un modo di pensare non realistico.
L’idealizzazione costruita sulla fiaba del “sogno che diventa realtà” non è la caratteristica di maturità e stabilità di una relazione, ma quella di una relazione fragile e instabile.
Siccome la realtà delle relazioni che si sviluppano attraverso i legami veri confligge con il sogno, la relazione comincia a frantumarsi. Invece di consolidarsi col tempo la relazione si indebolisce col tempo.
La più realistica rappresentazione della tua relazione non è quella che avevi una volta, ma il modo i cui si è sviluppata nel tempo.
6) RIMANERE ATTACCATO ALLE PAROLE CHE SONO STATE DETTE
Spesso rimaniamo attaccati alle belle parole o alle promesse che ci sono state fatte e ignoriamo o minimizziamo i fatti negativi.
“ ma lei ha detto che mi avrebbe amato per sempre”
Molte cose belle sono state dette durante il corso della relazione, ma le persone che soffrono di disturbo BL sono dei sognatori instabili e mutevoli e sovrastimano le loro emozioni come dei bambini, spesso senza rendersi conto delle implicazioni di ciò a lungo termine.
Lascia andare le parole. Potrebbe spezzarti il cuore farlo, ma ciò che conta sono i fatti, sono le azioni, è tutto quello che è successo veramente al di là delle parole.
7) CREDERE CHE SE DIRAI LE COSE IN MANIERA DIVERSA VERRAI ASCOLTATO
Noi spesso pensiamo che se cerchiamo di spiegarci meglio, di dire le cose meglio o di trovare le parole giuste, il nostro partner BL ci ascolterà.
Le persone con il disturbo BL sentono e leggono benissimo. Tutto quello che abbiamo detto è stato fisicamente ascoltato o letto . Il problema è quello che uno vuole sentire.
Quando una relazione si rompe e le emozioni divampano, l’abilità di ascoltare e di impegnarsi diminuisce grandemente da entrambe le parti
E se noi cerchiamo di compensare essendo più insistenti questo porta ancor più la relazione in territori ostili. Potremmo essere visti come aggressivi. Potremmo essere percepiti come deboli e appiccicosi.
Potremmo essere visti come persone che non sanno stare al loro posto e stimolare così un comportamento egoista da parte del partner BL.
Potremmo così offrire il fianco a comportamenti punitivi.
8)PENSARE CHE LA VOSTRA ASSENZA FORTIFICHI L’AMORE
Spesso pensiamo che tirandoci fuori e deprivando il nostro partner BL del nostro amore, questo gli farà “ACCENDERE LA LAMPADINA”.
Basiamo questo sulla base di tutte le volte che il nostro partner BL ci ha detto quanto eravamo speciali e quanto era incredibile la nostra relazione.
L’assenza può forse fortificare il sentimento quando una relazione è sana, ma questo è improbabile che avvenga quando si rompe una relazione con un partner BL.
Le personalità BL hanno spesso problemi di perseveranza rispetto alle cose. “lontano dagli occhi lontano dal cuore”. Dentro di loro possono sentirsi dopo due settimane di separazione come voi vi sentite dopo sei settimane.
La distanza può anche far scattare una serie di problemi legati all’abbandono e alla fiducia come visto al punto 4.
L’assenza per un BL fa generalmente raffreddare i sentimenti
9) PENSARE CHE DOVETE RESTARE PERCHE DOVETE AIUTARE IL PARTNER BL
Forse vorresti rimanere per aiutare il tuo partenr. Gli vorresti dire che ha una personalità BL e aiutarlo a fare una terapia. Forse vorresti aiutarlo in altri modi magari rimanendo amico. Il fatto è che non sei più nella condizione di farlo non importa quanto tu sia ben intenzionato.
Capisci che sei stato tu a scatenare i cattivi pensieri ed i cattivi comportamenti del partner , sicuramente non in maniera intenzionale, ma comunque sia è la tua presenza che li scatena. Questo è un complesso meccanismo di difesa che si nota spesso nei partner BL quando una relazione si inacidisce. Le sue radici derivano dal profondo delle ferite emozionali associate al disturbo. E tu non puoi dare una risposta utile.
Devi anche chiederti quali siano i motivi e quali le tue aspettative rispetto all’aiuto che vuoi dare. E’ per gentilezza o è una “manipolazione ben intenzionata”, un tentativo di cambiare il partner BL per far funzionare meglio la relazione piuttosto che occuparti di curare veramente le ferite nell’animo di cui soffre?
Ancora più importante da tenere in considerazione è che noi siamo feriti ad un livello di cui non ci siamo neanche resi conto, e dunque, non fosse altro che per istinto di conservazione, è importante che ci occupiamo prima delle nostre ferite che di curare quelle degli altri.
Sei ferito e adesso la tua priorità devi essere te stesso e la tua sopravvivenza emozionale.
Se il tuo partner BL cerca di appoggiarsi a te gli sarai molto più utile se te ne andrai. É senza dubbio difficile, ma più responsabile.
10) CREDERE CHE AD UN CERTO PUNTO SI SIA ACCESA IN LORO LA LAMPADINA
Il tuo partner BL potrebbe improvvisamente sfoderare il miglior comportamento o apparire veramente bisognoso di te e volerti far rientrare nella relazione. Tu, sperando che lui finalmente veda le cose secondo il tuo punto di vista o abbia veramente bisogno di te, vorresti tornarci insieme oppure cerchi di sforzarti di stargli lontano.
Come mai accade ciò?
E’ normale che alla fine di ogni relazione ci possano essere una serie di rotture e di riappacificazioni, lasciarsi è spesso un processo, non un evento.
Tuttavia, quando questo processo si protrae, diventa tossico. Alla fine della relazione con un partner BL, questo può accadere. I bisogni emozionali che hanno inizialmente stimolato i legami della relazione, stanno adesso stimolando un complicato “sganciamento” perchè uno o entrambi i partner stanno lottando contro il loro profondo intrappolamento con l’altro e i loro rispettivi conflitti interni a proposito della rottura.
Entrambi i partner potrebbero fare gesti estremi pur di riunirsi, compresa la minaccia di suicidio.
Non fare errori nel valutare la situazione.
Non ti cullare facendo finta di credere che la relazione sopravviverà o semplicemente stia attraversando una fase negativa. A questo punto, non ci sono più regole di comportamento. Non ci sono più chiari impegni di lealtà. Ogni rottura successiva aumenta la disfunzionalità della relazione e la disfunzionalità dei singoli partner e apre le porte per far succedere cose che potranno seriamente danneggiarti.

TRADUZIONE DA http://bpdfamily.com/pdfs/10_beliefs.pdf

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private (anche telefoniche o via Skype) tel.320-8573502 email:cavaliere@iltuopsicologo.it

IL DISTURBO BORDERLINE MIGLIORA COL PASSARE DEGLI ANNI

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La sintomatologia borderline tende a migliorare col passare degli anni ma non accade automaticamente per tutti e ci sono differenze significative tra pazienti borderline giovani e meno giovani.
In uno studio pubblicato sul Journal of Psychiatric Research, il 19/07/2013 sono stati presi in considerazione due gruppi di pazienti con alti livelli di compromissione funzionale e diagnosi in comorbilità con depressione o abuso di sostanze.
I giovani adulti – 25 anni o meno – tendevano ad essere più impulsivi e a usare l’autolesionismo, l’abuso di sostanze e ad essere più labili emotivamente. Gli adulti invece , dai 45 anni in su hanno riportato una maggiore disfunzione sociale, lunghe ospedalizzazioni e sentimenti di vuoto cronico.
I soggetti borderline in remissione invece riportano un’esperienza molto diversa.
I ricercatori che studiano l’evoluzione a lungo termine dei pazienti borderline riferiscono che chi ha avuto un recupero completo è più incline a sposarsi e avere figli. Questi pazienti si sposano più tardi nella vita e hanno meno probabilità di divorziare rispetto a quelli che rimangono sintomatici o che non vengono trattati. Il successo sia nel matrimonio che nella genitorialità sono associati con un QI più alto, l’assenza di abuso sessuale infantile e nessuna storia di abuso di sostanze.
Questi studi suggeriscono che a parità di disturbo, soggetti più o meno giovani vivono diversi problemi. Sappiamo che la maggior parte di questi pazienti migliora in modo significativo, ma chi prende impegni come il matrimonio, quando più giovane e in fase acuta, avrà molta più difficoltà a mantenere relazioni sane. Come per molte malattie, prendersi il tempo per guarire può essere la migliore medicina.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST SUL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA’

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  • 1. Tendi ad attuare sforzi disperati per evitare un reale o immaginario abbandono o separazione ?;
  • 2. Le tue relazioni interpersonali sono instabili e intense, caratterizzate dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione dell’altro ?;
  • 3. Presenti un alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili (ad esempio eterosessuale o omosessuale, adeguato o inadeguato)?;
  • 4. Tendi ad essere impulsivo in almeno due aree che sono potenzialmente dannose (quali spendere oltre misura, sessualità promiscua, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate etc.) ?;
  • 5. Metti in atto ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o comportamenti autolesionistici?;
  • 6. Hai un’ instabilità affettiva dovuto ad un umore sensibile (es. irritabilità e ansia, che di solito durano poche ore e, soltanto più raramente più di pochi giorni o cambi umore più volte al giorno) ?;
  • 7. Avverti delle sensazioni croniche di vuoto ?;
  • 8. Hai una rabbia immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici etc.);
  • 9. Presenti dei pensieri paranoici o brevi ma gravi sintomi dissociativi, legati a situazioni di angoscia e/o di stress ?.
Sei hai risposto SI ad almeno 5 domande è possibile che tu possa soffrire di Disturbo Borderline di Personalità. Questo test non ha valore diagnostico, ma solo divulgativo, quindi ti consiglio di rivolgerti ad uno specialista per un approfondimento clinico.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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LA MENTALIZZAZIONE NELLA PSICOTERAPIA DEL DISTURBO BORDERLINE

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La mentalizzazione è definita come quella capacità di concepire gli stati mentali altrui come spiegazioni del comportamento (Fonagy, Target, 2006).
La mentalizzazione è una capacità adattiva che permette agli esseri umani di intessere legami sociali e affiliativi importanti (Brüne, Brüne-Cohrs, 2006; Fonagy, Target, 2006) ed ha un substrato neurologico ben preciso (Brüne e Brüne-Cohrs 2006).
Una difficoltà nella mentalizzazione è presente nel Disturbo Borderline di Personalità (Fonagy, Bateman, 2006), oltre che tutti gli altri disturbi di personalità.
Uno degli obiettivi della terapia con pazienti con difficoltà nella mentalizzazione è quello di comprendere gli stati emotivi del paziente nonché le reazioni interpersonali che li hanno generati. In questo modo sarà possibile tracciare i cicli interpersonali disfunzionali che si vengono a creare tra il paziente e gli altri con cui intesse relazioni sociali e che, prima o poi, si riproporranno in terapia tra paziente e terapeuta. Il terapeuta in grado di mentalizzare sarà capace di riconoscere che sta cadendo in un ciclo interpersonale disfunzionale attraverso la comprensione del proprio stato mentale e di quello del paziente e di validarne lo stato emotivo piuttosto che allarmarsi come potrebbe accadere ad esempio con un paziente con DBP che minaccia un acting-out.
Quanto detto suggerisce l’idea che la mentalizzazione sia un’abilità clinica che il terapeuta deve necessariamente possedere, senza la quale non può esserci una genuina comprensione del paziente.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

Dott. Roberto Cavaliere

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DISTURBI DELLA PERSONALITA’

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Disturbi di personalità

E’ uno dei 15 Gruppi di disturbi psichiatrici riconosciuti dal DSM IV. Il disturbo di personalità rappresenta un modello di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell’individuo, è pervasivo e inflessibile, esordisce nell’adolescenza o nella prima età adulta, è stabile nel tempo, e determina disagio o menomazione. I disturbi di personalità a loro volta si suddividono in:

disturbo paranoide di personalità è un quadro caratterizzato da sfiducia e sospettosità, per cui le motivazioni degli altri vengono interpretate come malevole.

disturbo schizoide di personalità è un quadro caratterizzato da distacco dalle relazioni sociali e da una gamma ristretta di espressività emotiva.

disturbo schizotipico di personalità è un quadro caratterizzato da disagio acuto nelle relazioni strette, distorsioni cognitive o percettive, ed eccentricità nel comportamento.

disturbo antisociale di personalità è un quadro caratterizzato da inosservanza e violazione dei diritti degli altri.

disturbo borderline di personalità è un quadro caratterizzato da instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e degli affetti, e da marcata impulsività.

disturbo istrionico di personalità è un quadro caratterizzato da emotività eccessiva e da ricerca di attenzione.

disturbo narcisistico di personalità è un quadro caratterizzato da grandiosità, necessità di ammirazione, e mancanza di empatia.
disturbo evitante di personalità è un quadro caratterizzato da inibizione, sentimenti di inadeguatezza, e ipersensibilità ai giudizi negativi.

disturbo dipendente di personalità è un quadro caratterizzato da comportamento sottomesso e adesivo legato ad un eccessivo bisogno di essere accuditi.

disturbo ossessivo-compulsivo di personalità è un quadro caratterizzato da preoccupazione per l’ordine, perfezionismo ed esigenze di controllo.

Per definizione, un disturbo di personalità è un modo costante di pensare, sentire, e comportarsi relativamente stabile nel tempo.

* American Psychiatric Association (2000). DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders , Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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