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NON COMBATTERE I PENSIERI NEGATIVI

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NON COMBATTERE I PENSIERI NEGATIVI…
non tentare di allontanarli, respingerli ottieni solo di rinforzarli e moltiplicarli.
Lasciali fluire. concentrati su te stesso, e vedrai che, come degli ospiti indesiderati, se ne andranno e riacquisterai la tua serenità.

Eloquente video al riguardo da vedere

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

IL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO NEL BAMBINO

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I sintomi ossessivi e compulsivi del bambino sono molto simili a quelli dell’adulto e cambiano nel tempo allo stesso modo dell’adulto . solitamente il bambino viene accompagnato dallo specialista per la sindrome di Gilles de La Tourette alla quale si può associare il disturbo ossessivo-compulsivo.

Bisogna prestare attenzione ai seguenti sintomi quali indizi del doc nel bambino:

•  lavaggi eccessivi delle mani

•  abiti indossati una sola volta e poi messi a lavare

•  sedute prolungate in bagno

•  uso eccessivo della carta igienica

•  richieste di rassicurazioni eccessive

•  collezioni non comuni d’oggetti che niente hanno a che vedere con le collezioni che effettuano solitamente i bambini

•  uso frequente di promemoria

•  rifiuto d’indossare certi abiti

•  verifiche interminabili (preparazione della cartella, accendere e spegnere luci, ecc…)

•  difficoltà ad uscire fuori casa

•  rito della buonanotte lungo e non normale per l’età

•  eccessiva lentezza nelle proprie azioni

La presenza di uno o più dei suddetti sintomi non significa necessariamente la presenza di un doc nel bambino ma, se prolungati nel tempo, richiedono un approfondimento specialistico.

Dott.ssa Rosalia Cipollina

IL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

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Criteri diagnostici per il Disturbo Ossessivo Compulsivo secondo il DSM IV

  1. Ossessioni o Compulsioni

Ossessioni come definite da 1) 2), 3) e 4):

pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi o inappropriati, e che causano ansia o disagio marcati;

i pensieri, gli impulsi o le immagini non sono semplicemente eccessive preoccupazioni per i problemi della vita reale;

la persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni;

la persona riconosce che i pensieri, gli impulsi, o le immagini ossessivi sono un prodotto della propria mente e non imposti dall’esterno come nell’inserzione del pensiero).

Compulsioni come definite da 1)e 2):

comportamenti ripetitivi (per es., lavarsi le mani, riordinare, controllare), o azioni mentali (per es., pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un’ossessione, o secondo regole che devono essere applicate rigidamente;

i comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre il disagio, o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; comunque questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi.

  1. In qualche momento nel corso del disturbo la persona ha riconosciuto che le ossessioni o le compulsioni sono eccessive o irragionevoli. Nota Questo non si applica ai bambini.
  2. Le ossessioni o compulsioni causano disagio marcato, fanno consumare tempo (più di 1 ora al giorno), o interferiscono significativamente con le normali abitudini della persona, con il funzionamento lavorativo (o scolastico), o con le attività o relazioni sociali usuali
  3. Se è presente un altro disturbo di Asse I, il contenuto delle ossessioni o delle compulsioni non è limitato ad esso (per es., preoccupazione per il cibo in presenza di un Disturbo dell’Alimentazione; tirarsi i capelli in presenza di Tricotillomania; preoccupazione per il proprio aspetto nel Disturbo da Dismorfismo Corporeo; preoccupazione riguardante le sostanze nei Disturbi da Uso di Sostanze; preoccupazione di avere una grave malattia in presenza di Ipocondria; preoccupazione riguardante desideri o fantasie sessuali in presenza di una Parafilia; o ruminazioni di colpa in presenza di un Disturbo Depressivo Maggiore).
  4. Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.

Specificare se:

Con Scarso Insight: se per la maggior parte del tempo, durante l’episodio attuale, la persona non riconosce che le ossessioni e compulsioni sono eccessive o irragionevoli.

Le ossessioni più frequenti

Preoccupazione eccessiva per sporcizia, germi, urina, feci

Paura intensa delle infezioni

Immagini sessuali perverse

Paura di farsi del male o di far del male ad altri

Paura di provocare un evento negativo

Pensieri persistenti relativi a colori, numeri

Superstizioni

Preoccupazione intensa per quanto concerne moralità. religione, valori

Paura di dire qualcosa di osceno e/o offensivo

Immagini violente

Estrema preoccupazione per ordine, disposizione simmetrica delle cose

Le compulsioni più frequenti

Lavarsi le mani farsi la doccia, in modo ripetitivo e ritualizzato

Pulire oggetti, mobili in modo eccessivamente prolungato

Controllare ripetutamente elettrodomestici, luci, serattature, gas

Scrivere o leggere lo stesso testo più volte

Contare il numero di vocali/sillabe di un paragrafo prima e dopo la lettura

Ripetere certi movimenti, alzarsi in un certo modo, fare le scale ecc

Controllare eventuali danni a persone o cose

Contare un numero indefinito di volte

Necessità di dire o di fare cose per essere rassicurati

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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