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L’OSSESSIONE PER IL CORPO E’ PRESENTE DA BAMBINA

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Secondo una ricerca condotta da GirlGuiding UK, una ragazza su tre dai sette ai 10 anni si sente giudicata in base al proprio aspetto fisico e sente il bisogno di dover apparire perfetta.
Lo studio annuale promosso dall’organizzazione benefica inglese rivela solo il 61% delle intervistate tra i 7 e i 21 anni si dichiara felice del proprio corpo e di come appare. Nel 2011, erano di più: il 73%. Più di un terzo delle ragazze nella fascia d’età presa in analisi concorda che le donne vengono valutate più per l’apparenza che per le loro capacità e competenze, e il 36% dichiara di essere spinta a considerare il loro aspetto come la caratteristica più importante. Loro, di questo non sono affatto felici: sempre secondo lo studio, le giovani intervistate hanno risposto che la loro vita migliorerebbe di molto se le persone smettessero di giudicare le donne in base all’aspetto fisico.
Non stiamo parlando di adulte, ma di bambine – perché di questo si tratta – dai sette ai 10 anni, che vanno ancora alle scuole elementari, e dovrebbero pensare a giocare, ai compiti e al loro sport preferito. Crescere con l’ossessione dell’apparenza e dell’accettazione altrui, non solo toglie alle ragazzine la serenità di cui hanno bisogno, ma è anche estremamente dannoso per le conseguenze: può portare a problemi di depressione, insicurezza, ansia e disturbi alimentari. Perché lo stress di essere sempre in ordine e apprezzate è strettamente correlato al non sentirsi abbastanza per tutto il resto. Sono brillante, competente nel mio lavoro, responsabile, socievole. Ma non abbastanza bella, abbastanza longilinea, abbastanza formosa, abbastanza glamour. Mai. Il messaggio dannoso è che le donne, fin da piccole, debbano sempre dimostrare di essere di più. Rispetto agli uomini, anche. Il problema riguarda entrambi i sessi, certo, ma non in termini paragonabili.
Le immagini delle pubblicità, dei film e dei social network bombardano quotidianamente i più piccoli con standard irreali. Ideali che andrebbero ridimensionati e disincentivati in famiglia – per esempio evitando alle bambine concorsi di bellezza o simili e lasciandole fare le bambine appunto – e a scuola, educando alla non-discriminazione in base alle differenze e alle apparenze. GirlGuiding dopo la ricerca ha iniziato a farlo e ha lanciato una sfida per il mese di ottobre: invita tutti a complimentarsi con le ragazze dicendole quanto siano grandiose senza fare alcun riferimento al loro aspetto fisico.

Dottoressa Rosalia Cipollina

(Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Psicologia Scolastica e dell’età evolutiva)

riceve in studio a Roma, Napoli e Salerno ed effettua consulenze telefoniche e via Skype a pagamento per chi è impossibilitato a recarsi in studio.
Per prenotare una consulenza scrivere a cipollinar@iltuopsicologo.it o chiamare il 320 3744077