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CONSULENZE SUI DISTURBI SESSUALI

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MANCANZA DI DESIDERIO NEL CONIUGE
“Dottore, sono un’uomo sposato da 15 anni ed, ultimamente mia moglie non vuole avere più rapporti sessuali con me. E’ normale? Può una donna amare solo platonicamente? O dopo 15 anni di matrimonio è diventato solo affetto e stima per il coniuge? Mi dia qualche indicazione.”
Lei non mi fornisce molti elementi al riguardo, le darò quindi delle indicazioni di massima che le tornerrano utili. Spesso la mancanza di desiderio o un suo calo sono causati da fattori psicologici transitori quali : un periodo di stress intenso o prolungato, maggiori impegni di lavoro, preoccupazioni per la salute di un familiare, un periodo di tensione nel rapporto di coppia per un dato problema e tutta una seri di problemi quotidiani che, quando si intensificano, possono interferire con il desiderio sessuale. Di solito, in questi casi, non si arriva a parlare o a diagnosticare una patologia; la diminuzione o la scomparsa del desiderio sessuale non durerà più della causa che l’ha fatta insorgere, a meno che non intervengono altre cause a complicare il tutto. Infatti, se nella coppia vi è una condizione latente di tensione, ad esempio quando c’è una lotta latente per il predominio all’interno della coppia o il bisogno di scappare dal predominio dell’altro, il bisogno di avere il proprio ruolo, si può avviare un circolo vizioso che influenza il desiderio sessuale.
Vi sono anche fattori psicologici più vicini alla patologia che vanno ad influenzare il desiderio. Uno fra tutti la depressione, che in diverse sue forme è la causa della mancanza di molti desideri nella vita di una persona. In questo stato non vi sarà il desiderio di fare l’amore, ma neppure quello di lavorare, di stare in compagnia, di fare altre attività piacevoli. In questo caso non sarà solo un problema sessuale, ma quest’ultimo sarà uno dei vari aspetti della vita e del comportamento inibite da questa patologia.
Oltre a queste, vi sono diverse cause di origine organica (cioè legate a vere e proprie malattie) che possono portare a riduzione o scomparsa del desiderio sessuale.Come può vedere le cause di mancanza del desiderio sessuale sono molte: psicologiche (individuali e di coppia), psicopatologiche ed organiche.
Solo se lei può escludere tutte le cause che ho elencato e la mancanza di desiderio dovesse perdurare nel tempo, si può pensare che l’altro non ami più.

PRESUNTA BISESSUALITA’

Ciao scrivo qui perchè cerco una domanda piu’ precisa possibile! Sono un ragazzo di 21 anni ..sono molto carino,brillante,simpatico e mai ambiguo. Da anni soffro di una strana “sindrome” Credo di essere bisessuale..sono molti i fattori che mi spingono a pensare a cio..
Prima di tutto ho avuto poche storie nella mia vita si possono contare sulle dita della mano.. Ogni volta che stavo con una ragazza quando la baciavo mi eccitavo ma non è che mi piacesse tanto. Inoltre alla mia età non ho mai avuto la cosi detta “prima volta” perchè ho paura di fare brutta figura,di fare cilecca e di passare per unomossessuale.
Inoltre non saprei nemmeno come muovermi ho paura di farmi male fisicamente ai miei genitali..di sentire fastidio. Inoltre io provo anche un erezione vedendo un uomo completamente nudo e spessissimo mi masturbo su amici che ho visto nudi…magari negli spogliatoi della palestra ecc… Io sogno nella mia vita una Donna con la quale passare tutta la mia vita insieme ma allo stesso tempo ho queste fantasie da quando avevo 14 anni… quindi non è un periodo…
Anche in un Porno se ci sta l’uomo mi eccito se ci stanno 2 donne che si toccano la cosa non mi tocca nemmeno.Ho molte amiche che mi vogliono un casino di bene idem gli amici quindi non è che sono asociale o altre cose…A giorni un mio amico mi porterà da una ragazza alla quale piaccio…e lei è molto carina…io so che lei vorrà fare sesso quel giorno stesso… io non so come affrontare questa situazione… Posso guarire? Posso invaghirmi di solo Donne? Perchè io lo voglio!

“Era allora l’androgino, un sesso a sé, la cui forma e nome partecipavano del maschio e della femmina. Platone”
Già dai tempi di Platone c’era la convinzione che in un corpo potessero coesistere un desiderio etero ed un omo. In tempi più recenti un psicanalista, Georg Groddeck, è del parere che nessun eterosessuale rimuove realmente del tutto i propri desideri omosessuali, che secondo la psicanalisi sono presenti in ognuno di noi, quantopiuttosto finge di averli rimossi. Più che rimossa, presso la maggior parte delle person l’omosessualità è latente (così come, di solito, i desideri per l’altro sesso sono latenti nei gay). Altri ritengono che certe tendenzeomosessuali in adolescenza o età adulta siano legati ad un desiderio di trasgredire e di sperimentare. Come vedi le spiegazioni possono essere diverse. Personalmente ritengo che di fronte ai tuoi dubbi, non devinasconderti, evitando i rapporti etero. Solo sperimentando quest’ultimi potrai avere le risposte

INIZIATIVA SESSUALE DELLA DONNA
Ho 25 anni e sono fidanzata da due anni con un ragazzo di 27, ci amiamo moltissimo e il prossimo anno ci sposeremo. Il nostro è stato amore a prima vista, abbiamo capito subito che eravamo fatti l’uno per l’altra, c’è stata subito intesa in tutto.. Con il passare dei mesi il nostro amore è cresciuto a dismisura, è come se fossimo assieme da anni e io non avrei mai pensato che mi sarebbe potuta succedere una cosa cosi bella..se non fosse che.. il nostro modo di vedere il sesso è molto diverso. Io sono disinibita, ammetto che amo fare sesso lui, amo provocarlo, lo farei spesso (se non sempre!), non ci sono regole per me. Lui invece non mi fa capire che mi desidera, sa stare parecchi giorni senza farlo e la cosa mi preoccupa, perché mi fa pensare che per lui non sia poi cosi importante avere rapporti con me…
Ne abbiamo parlato ovviamente e quando ho voluto chiarire lui mi ha detto che si comporta cosi perché per lui il sesso viene in secondo piano, lui sta bene con me anche senza farlo perché mi ama e non è cosi di vitale importanza. Ma la cosa a volte non mi quadra.. è un ragazzo che nel suo passato ha avuto esperienze anche “trasgressive” che non proprio tutti hanno, guardava film pornografici e faceva tutte cose che tutti i ragazzi di quell’età fanno insomma..proprio ora che sta con me si adagia in questo modo!? E quando saremo sposati da qualche anno cosa succederà, non mi sfiorerà più ??
Forse il problema è mio, forse pretendo che lui comporti come vorrei .. Vorrei avere una sua opinione.. grazie

Gli uomini sono spesso “spaventati” da donne troppo “disinibite” in campo sessuale. Nonostante l’evoluzione dei costumi certi retaggi culturali sono duri a morire. Probabilmente la circostanza che prendi sempre tu l'”iniziativa”, che tendi a essere “disinibita” in campo sessuale, può averlo in qualche modo “bloccato”. Anche la circostanza che lui in passato abbia “sperimentato” sessualmente , può avergli tolto adesso il desiderio di sperimentare con la persona che sarà la sua futura moglie. A questo riguardo, ancora oggi, molti uomini tendono a tenere separata,mentalmente,la figura della moglie da quella dell’amante. Non penso che siano in gioco i sentimenti, ma solo un modo diverso di approcciare il sesso da parte d’entrambi, all’interno di una relazione che non è passeggera maduratura. Comunque ti consiglio di provare a fare qualche passo indietro e a vedere lui come reagisce. Forse se provi a ridargli “l’iniziativa” qualche cosa cambierà.

OSSESSIONE SULL’ OMOSESSUALITA’

Da qualche mese la mia vita è un?inferno sto male, non riesco più a controllare i miei pensieri. Lo stesso disagio dura ormai da tempo e sto peggiorando giorno dopo giorno, non so con chi parlare, i genitori forse sono l?unica via d?uscita, provato mille volte a dare dei segnali del mio disagio emozionale ma senza risultati, non danno importanza a questa mia situazione perché credono che sia una cosa del tutto normale, dentro di me sono consapevole che non lo è. Il problema è che io non li presso più di tanto perché devo affrontare un?intervento chirurgico molto costoso, e so che le psicoterapie sono anch?esse molto costose, non voglio far spendere tanti soldi ai miei, quindi sto raccogliendo tutte le mie forze per contrastare le ossessioni, che aumento d?intensità giorno dopo giorno. La diagnosi me la sono fatta da solo e sono sicurissimo dato che i miei stessi sintomi sono elencati nei rapporti dei psicoanalisti. Il disagio si è talmente cronicizzato che il cervello scarica le emozioni negative sul corpo, di preciso non so dove so su quale organo, ma avverto una senzazione sgradevole nell?ano anche se a volte mi fa pensare che sia la prostata, credo che sia un disturbo dettato da questo malessere di origine psicosomatica e so che senza ansiolitici non passerà!!! COME FACCIO? Le ossessioni per fortuna non sono accompagnate da compulsioni ma sono veramente invadenti, sono ossessionato dal fatto di essere omosessuale, non posso più guardare la televisione perché scattano pensieri negativi in automatico soprattutto se c?è qualche bel ragazzo inquadrato, a volte invece mi scattano con tutti, io sono del tutto consapevole di essere eterosessuale, ma non riesco a cacciare questa bestia, inoltre quando ho questa sensazione mi aumentano come dicevo pocansi la sensazione ( La sensazione somiglia quasi ad un solletico sgradevole dell?ano o prostata, questa cosa è molto ripetitiva e invadente, anche se alternata, viene e va? pure se non ho pensieri negativi.

Da ieri ed anche questa mattina sono ossessionato dal fatto che nel futuro potrei diventare omosessuale, ma comunque poi per alleviare la paura mi faccio un discorsetto dentro di me che mi da benessere al momento (TIPO CHE OMOSESSUALI SI NASCE). Inoltre ogni sensazione, impulso pensiero del tutto normale che provavo prima di accoregermi di soffrire di ossessioni viene interpretato dal mio io come un pensiero negativo, però questo non mi capita sempre solo a volte, invece a volte ho la paura di perdere il controllo e fare cose che non vorrei, altre volte mi sembra di essere anormale, infatti ultimamente ero ossessionato dal fatto di avere ossessioni dato che lo avevo appena scoperto, però questo disturbo è durato poco, poi è tornata l?ossessione omosessuale che sta dilagando, ah? dimenticavo quando parlo con persone del mio steso sesso a volte mi vengono in mente atti sessuali omosessuali. I sintomi elencati li ho soprattutto quando sono a casa da solo, meno quando sono fuori. Se possibile caro Dottore vorrei porre alcune domande su dei mie dubbi ossessivi?.:

1) Posso curare o perlomeno diminuire i sintomi ossessivi con la Floriterapia di Bach per non spendere tanti soldi? Se si quale fiore mi consiglia?

2) Non sono omosessuale vero? NON LO ACCETTEREI MAI!!!!!!

3) Lo potrei diventare? Ho sentito dire in giro che omosessuali si nasce?..

4) Se non curo il DOC cosa potrebbe succedere?

5) Se affronto un?intervento di Rinoplastica con disturbi di questo genere ci possno essere complicanze? Ho sentito dire che mente e corpo sono direttamente collegate tra di loro?..

Da ciò che mi scrivi, ipotizzo anch’io, come d’altronde hai fatto, un disturbo ossessivo compulsivo (L’acronimo è D.O.C.). Anche se manca la componente compulsiva e predomina quella ossessiva. L’ossessione, nel tuo caso quella di essere omosessuale, s’insinua nella mente di una persona rimanendovi a lungo senza poter essere allontanata.
Chi ha delle ossessioni le riconosce come idee proprie, come il prodotto della propria mente anche quando le considera distanti dal suo modo di pensare e di comportarsi. Chi ha delle idee ossessive le respinge e tenta diresistere loro, ma non riesce a liberarsi di queste idee se non in parte o per brevi periodi.
Le ossessioni sono sempre accompagnate da un certo livello di stress che nasce dal fatto che spesso tali idee sono assurde e incomprensibili, a volte ripugnanti. La persona che le subisce è impegnata in una lotta inutile elogorante per liberarsene e non riesce a pensare ad altro. Le ossessioni non se ne vanno e la continua presenza di queste idee compromette la capacità di prestare attenzione, di concentrarsi, di pensare e, quindi, di condurre una vita serena. Quindi, i tuoi impulsi omosessuali, possono trovare collocazione nell’ambito di un disturbo ossessivo e non essere impulsi sessuali autentici.
Circa la genesi dei comportamenti omosessuali, i pareri degli studiosi non sono unanimi, anche se si propende per un mix di fattori genetici ed ambientali. La floriterapia di Bach come cura per i DOC, è una terapia alternativa, che conosco ma non ho mai praticato, e conseguentemente preferisco non esprimermi. Comunque puoi provarci, conseguenze negative non ne ha.
Circa l’intervento di Rinoplastica, sono del parere che lo puoi affrontare in tutta tranquillità, non può cert peggiorare la tua situazione. Anzi l’ossessione si potrebbe spostare da quella sugli impulsi omosessuali a quella per le preoccupazioni,sempre ossessive, sull’intervento. Ma almeno così se costretto ad affrontarle forzatamente.

NINFOMANIA?
Sono una donna di 27 anni e le scrivo perche’ sono un po dubbiosa:
ho appena finito un rapporto che durava ormai da 3 anni ma con grossi problemi dal mio punto di vista:
credo di essere una ragazza molto focosa ma il mio fidanzato non e’ mai riuscito a soddisfarmi questo perche’ secondo me un po’ per la mancata espeirenza sessuale (io sono la sua 2 fidanzata ) un po’ per motivi religiosi non siamo mai stati in sintonia sessualmente.
Il problema e’ sorto dal momento in cui ho cominciato a tradirlo 1,2,3,4 piu’ volte con diversi uomini da questo ho dedotto che non potevo continuare cosi’ .
Non sono mai stata accettata in casa sua proprio per questi motivi non sono mai riuscita a essere fedele se non nel momento in cui i miei ormoni “dormivano” lui mi ha sempre perdonato dicendo che il sesso non conta quanto l’affinita’ di testa che ha con me…
La mia domanda e’ si puo’ avere una rapporto senza una buona attivita’ sessuale?
Ho frequentato anche un ragazzo che sessualmente mi appagava ma appena lo sentivo parlare mi cadevano le braccia sentivo che lui non era l’uomo per me nonostante mi piacerebbe ancora adesso avere rapporti con lui visto che sono molto liberi,cioe’ nel rapporto c’e’ l’apporto di video porno giochi etc…
pero’ poi entra in gioco la parte riflessiva di me e penso che mi piacerebbe continuare col mio vecchio fidanzato senza pero’ avere questi “disturbi” irrefrenabili di fare l’amore o meglio sesso.
C’e un farmaco che puo’ tenere a bada i miei impulsi sessuali?
mi chiedo se nel tempo potro’ mai avere una famiglia visto che soffro di questi disturbi.

Non si preoccupi, non ha bisogno di farmaci e riuscirà a farsi una famiglia. Probabilmente in lei può esserci un’attegiamento compulsivo verso il sesso, ma non una “malattia”. Per “mitigare” quest’attegiamento compulsivo sono necessarie tre cose. Innanzitutto che faccia luce dentro di sè al fine di capire se questa ricerca compulsiva possa nascondere altri tipi di problematiche di disagio interiore. Solitamente le dipendenze sessuali nascondono un “vuoto” interiore. Bisognerebbe stabilire che tipo di “vuoto” c’è in lei.
Successivamente deve trovare un partner con cui abbia una piena intesa non solo affettiva ma anche sessuale.
Infine non si colpevolizzi troppo per la sua “focosità”. E’ un pregiudizio culturale quello che vuole che la donna non abbia la stessa “focosità” dell’uomo in campo sessuale.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

IPERSESSUALITA’: NINFOMANIA E/O SATIRIASI

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L’ipersessualità o dipendenza sessuale o sex addiction è un disturbo psicologico-comportamentale nel quale il soggetto ha l’ ossessione patologica di avere rapporti sessuali o comunque di pensare al sesso, sviluppando, quindi, una dipendenza dal sesso identico a quella che si può avere per un qualsiasi tipo di droga.

L’ipersessualità e conosciuta, popolarmente come ninfomania per le donne e satiriasi per gli uomini. La ninfomania e la satiriasi non sono elencate come malattie nel DSM-IV (Manuale diagnostico e statistico dei disordini mentali) perché nella comunità scientifica e specialistica non si è raggiunto il consenso sul fatto che la dipendenza sessuale esista effettivamente e su come descrivere il fenomeno. Gli esperti sono divisi nel considerare l’ipersessualità come:

  • un’effettiva dipendenza, al pari di altre come l’alcolismo e la tossicodipendenza. L’atto, in questo caso quello sessuale, verrebbe utilizzato per gestire lo stress o i disturbi della personalità e dell’umore;
  • una forma di disturbo ossessivo-compulsivo e si riferiscono ad essa come compulsione sessuale;
  • un prodotto di contesti ed influenze culturali e di altro tipo.

L’ipersessualità comporta un’attitudine dell’uomo o della donna a essere pronti, in qualsiasi luogo e con qualsiasi persona, a fare sesso oppure a praticare atti di masturbazione (a volte anche compulsiva), esibizionismo e voyeurismo. Tale indole può assumere il carattere di “sconvenienza” nell’ambito sociale, inoltre, per il comune senso del pudore (nonostante oggigiorno vi sia una tendenza alla maggiore apertura nei costumi sociali), è opportuno non dare eccessivo spazio alle manifestazioni sessuali che potrebbero costituirsi come un’infrazione della legge nei casi di atti osceni in luogo pubblico o di molestie sessuali. Per colui che ne soffre, potrebbero prima o poi deteriorarsi i rapporti affettivi e relazionali (anche gradualmente), compromettendo di conseguenza altre attività quotidiane e sociali dell’individuo. Il soggetto affetto da dipendenza sessuale può avere livelli più alti, rispetto alla media della popolazione, di disturbi della personalità e dell’umore quali ansia, depressione, aggressività, ossessività e compulsività.

Le conseguenze di una dipendenza sessuale possono essere molteplici, ma non necessariamente si presentano contemporaneamente in tutti i soggetti, inoltre possono essere più o meno accentuate a seconda del livello, della gravità e del tipo di dipendenza.

Tra le conseguenze indotte dalla dipendenza sessuale possono essere citate:

  • Stress fisico
  • Deterioramento delle relazioni sociali
  • Diminuzione della memoria a breve termine e di sintesi;
  • Opacità cognitiva e diminuzione delle abilità cognitive quali: intuito, astrazione, sintesi, creatività, concentrazione;
  • Diminuzione del rendimento fisico; stanchezza cronica
  • Alterazione del sonno
  • Aumento dell’ansia, senso di frustrazione, apatia
  • Disorientamento progettuale: incapacità di operare scelte importanti o di cambiamento
  • Svalutazione di sé, tristezza, malinconia e depressione; irrequietezza; isolamento sociale.
  • Saturazione attrattiva e affettiva, difficoltà di innamoramento.
  • Variazione delle consuete relazioni sessuali: il soggetto cerca di ricreare con il proprio partner uno schema osceno.

La dipendenza patologica è in taluni casi progressiva, aumentando di intensità col presentarsi concomitante di una forma di saturazione sessuale. Per poter soddisfare la propria pulsione può verificarsi nel soggetto la ricerca sempre più intensa di rapporti sessuali tendenti all’osceno o al perverso. Tali aspetti dovrebbero essere contestualizzati in un ambito di disagio psicologico-psichiatrico. D’altra parte, ancora oggi, l’interesse della psichiatria verso la sessualità e i problemi sessuali dei pazienti affetti da disturbi mentali è tiepido: da ciò consegue una possibile impreparazione del clinico nell’affrontare e nel gestire la dimensione sessuale del suo assistito.

Il clinico potrebbe trovarsi quindi nella disagevole condizione di utilizzare la propria esperienza come unico metro di misura del comportamento sessuale. L’evento sessuale rischia paradossalmente di essere “accettato” o “rifiutato” a seconda del fatto che sia in accordo con ciò che il clinico ritiene possa appartenere alle categorie del “buono” o del “cattivo”; in questo caso verrebbe meno una capacità di comprensione che trascenda i luoghi comuni, e che quindi possa fornire paradigmi esplicativi utili ad una gestione scientificamente corretta della domanda e del disagio sessuale del paziente disfunzionale. Il soggetto portatore di un disturbo è innanzi tutto una persona con una propria identità, orientamento, preferenze e conflittualità inerenti alla sessualità, elementi che si articolano con le strutture psicopatologiche dei disturbi mentali e si declinano in “neosessualità”, la cui complessità deve essere “interpretata” più che etichettata.

L’avvento di Internet e la conseguente facilità di accesso alla pornografia, sembrerebbero avere influenza sull’aumento dei casi di dipendenza sessuale.

La causa, secondo alcuni clinici, può essere dovuta a traumi o disturbi di tipo psichico ma, più in generale, è sconosciuta come del resto lo è l’eziologia di molti altri comportamenti sessuali che differiscono dalla norma.

Il disturbo, investendo naturalmente il campo psicologico, viene di norma affrontato con psicoterapia individuale o di gruppo, all’interno della quale viene applicato un metodo leggermente diverso da quello usato nell’astinenza (utilizzato ad es. nelle dipendenze da alcol e droghe), un procedimento che si prefigge l’obiettivo di spingere il soggetto a superare l’ossessiva percezione del bisogno e ritornare ad avere un sano rapporto con la sessualità. Nei casi più ostinati, accanto alla psicoterapia, possono essere impiegati farmaci di tipo ansiolitico e terapie farmacologiche in grado di attenuare la libido.

Esistono diverse associazioni che utilizzano il metodo della terapia di “auto aiuto” di gruppo per tematiche relative alla dipendenza dal sesso e ipersessualità e molti componenti dichiarano di aver ottenuto buoni risultati con il metodo dei gruppi di sostegno.

 

 

Testimonianza

ho appena finito un rapporto che durava ormai da 3 anni ma con grossi problemi dal mio punto di vista:
credo di essere una ragazza molto focosa ma il mio fidanzato non e’ mai riuscito a soddisfarmi questo perche’ secondo me un po’ per la mancata espeirenza sessuale (io sono la sua 2 fidanzata ) un po’ per motivi religiosi non siamo mai stati in sintonia sessualmente.
Il problema e’ sorto dal momento in cui ho cominciato a tradirlo 1,2,3,4 piu’ volte con diversi uomini da questo ho dedotto che non potevo continuare cosi’ .
Non sono mai stata accettata in casa sua proprio per questi motivi non sono mai riuscita a essere fedele se non nel momento in cui i miei ormoni “dormivano” lui mi ha sempre perdonato dicendo che il sesso non conta quanto l’affinita’ di testa che ha con me…
La mia domanda e’ si puo’ avere una rapporto senza una buona attivita’ sessuale?
Ho frequentato anche un ragazzo che sessualmente mi appagava ma appena lo sentivo parlare mi cadevano le braccia sentivo che lui non era l’uomo per me nonostante mi piacerebbe ancora adesso avere rapporti con lui visto che sono molto liberi,cioe’ nel rapporto c’e’ l’apporto di video porno giochi etc…
pero’ poi entra in gioco la parte riflessiva di me e penso che mi piacerebbe continuare col mio vecchio fidanzato senza pero’ avere questi “disturbi” irrefrenabili di fare l’amore o meglio sesso.
C’e un farmaco che puo’ tenere a bada i miei impulsi sessuali?
mi chiedo se nel tempo potro’ mai avere una famiglia visto che soffro di questi disturbi.

Non si preoccupi, non ha bisogno di farmaci e riuscirà a farsi una famiglia. Probabilmente in lei può esserci un’attegiamento compulsivo verso il sesso, ma non una “malattia”. Per “mitigare” quest’attegiamento compulsivo sono necessarie tre cose. Innanzitutto che faccia luce dentro di sè al fine di capire se questa ricerca compulsiva possa nascondere altri tipi di problematiche di disagio interiore. Solitamente le dipendenze sessuali nascondono un “vuoto” interiore. Bisognerebbe stabilire che tipo di “vuoto” c’è in lei.
Successivamente deve trovare un partner con cui abbia una piena intesa non solo affettiva ma anche sessuale.
Infine non si colpevolizzi troppo per la sua “focosità”. E’ un pregiudizio culturale quello che vuole che la donna non abbia la stessa “focosità” dell’uomo in campo sessuale.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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