ANORESSIA E BULIMIA MASCHILE

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Sempre più l’anoressia e la bulimia stà colpendo anche gli uomini negli ultimi anni e tale fenomeno sta assume dimensioni sempre maggiori.

Le cause di tale fenomeno sono di tipo sia sociale che individuale, entrambe correlate. Dal punto di vista sociale sempre di più gli uomini sono preoccupati per il proprio aspetto fisico, per la propria “linea” e conseguentemente sempre più attenti ad una “dieta” alimentare. La stessa moda maschile esteriorizza aspetti psicologici già presenti nella società, cercando di risaltare un mondo maschile “efebico” ed una rincorsa di ideali fisici anoressici. Anche la cosmesi fino a poco tempo fa esclusiva delle donne, si è affacciata prepotentemente nel mondo maschile . Questa sovrapposizione di stili e mode maschili e femminili si replicano, inevitabilmente, in una sovrapposizione di “patologie psicologiche maschili e femminili”. A tutto questo si unisce la crisi della funzione paterna che già da tempo indebolisce il processo d’identificazione maschile, ponendo i bambini, futuri adulti maschi in una posizione di adolescenza protratta e scarsa responsabilità sui temi dell’adultità. Sintetizzando è come se venisse a mancare un identità maschile.

Ne consegue che l’ideale del corpo, sostituto di un processo d’identificazione maschile difficile da raggiungere per le cause suesposte, ha infleunzato maggiormente il mondo maschile. Questo ideale del corpo in sostituzione di una precisa identità di genere ha avuto le conseguenzeche possiamo osservare anche nell’aumento, pur ancora poco dichiarato esplicitamente, dell’anoressia e bulimia maschile.
Credo si debba aggiungere anche una forte interrogazione da parte degli uomini sul mondo femminile, un timore di affrontare l’altro sesso, ritenuto troppo enigmatico ed ansiogeno. Figure genitoriali femminili troppo possessive comportano per l’uomo un tentativo di replicare il modello autoritario-possessivo con le proprie compagne oppure, per sfuggire a questa modalità di rapporto uomo-donna, incentrato sul “potere” , una labilizzazione dell’identità di genere. Cambiamenti, a livello sociale e familiari ne hanno prodotto la recente manifestazione.
Proprio il tema della crisi di identità di genere maschile (non a caso si osserva una forte correlazione tra disturbi anoressico-bulimici ed omosessualità), ritengo caratterizzi il versante maschile di tale sofferenza.
Nei casi d’anoressia e bulimia maschile il percorso d’uscita passa attraverso un recupero di un normale processo d’identificazione maschile ed una conseguente ristrutturazione del ruolo all’interno della coppia, della famiglia e della società in generale.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

 

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