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AMARE SE STESSI FA BENE

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Gli esperti non hanno dubbi: amare se stessi fa bene alla salute. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’università di Exeter e Oxford, le persone che sono gentili con se stesse stanno meglio. Hanno una frequenza cardiaca più bassa e un sistema immunitario più forte, che fornisce migliori possibilità di guarigione.

Lo studio è stato guidato dal dott. Anke Karl, docente di psicologia presso l’Università di Exeter. Prevedeva l’ascolto di clip audio che incoraggiavano ad essere compassionevoli verso se stessi. Dopo soli 11 minuti, le frequenze cardiache dei partecipanti erano significativamente inferiori.

I ricercatori hanno diviso 135 studenti universitari in cinque gruppi, ciascuno dei quali ha ascoltato una serie diversa di istruzioni.
Uno dei gruppi è stato guidato attraverso una “scansione compassionevole del corpo“. E’ stato detto loro di prestare attenzione alle diverse sensazioni nei loro corpi con un atteggiamento di interesse e calma. Al secondo gruppo è stato dato un “esercizio di gentilezza amorevole auto-focalizzato.” Questo esercizio li ha coinvolti pensando pensieri positivi su se stessi e sui loro cari. Il terzo e il quarto gruppo hanno ascoltato le registrazioni che hanno innescato la loro voce interiore critica. Le hanno inserite in un “modello positivo ma competitivo e auto-valorizzante“. Come controllo, al gruppo finale è stato chiesto di immaginare che stavano facendo acquisti in un ambiente “emotivamente neutrale“.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Clinical Psychological Science. Hanno rivelato che il cuore di coloro che hanno ascoltato i messaggi d’amore aveva un battito cardiaco più basso degli altri. Dunque amare se stessi contribuisce ad aumentare il benessere generale.

 

PER INFO E CONTATTI : tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

Dott. Roberto Cavaliere (clicca sul nome per curriculum professionale) 

Psicologo, Psicoterapeuta  Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

VIVERE CON UN CANE ALLUNGA LA VITA

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Vivere da soli con un cane riduce il rischio di morte e di malattie cardiovascolare, allungandoci di fatto l’aspettativa di vita. La notizia arriva da una ricerca dell’Università di Uppsala che su Scientific Reports realizzata su 3,4 milioni di persone.

Per giungere alle loro conclusioni, i ricercatori si sono basati su un gruppo di 3,4 milioni di persone prese in esame dal 2001 per 12 anni. Durante questo periodo, i partecipanti di età compresa tra i 40 e gli 80 anni sono stati sottoposti ad alcuni test e suddivisi in più gruppi: chi viveva con un cane e chi no e chi viveva da solo con un cane e chi con un cane e altre persone.

Dai dati raccolti è emerso che per coloro che vivevano da soli con un cane, il rischio di morte si riduceva del 33% rispetto a coloro che vivevano senza cane, così come si riduceva dell’11% il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Studi passati hanno dimostrato che vivere da soli incrementa il rischio delle condizioni sopra descritte (morte e malattie cardiovascolari), quindi dimostrare che la presenza di un cane riesce a diminuirne così tanto le probabilità significa anche affermare con certezza che un cane ha effetti positivi sul nostro stato di salute allungandoci di fatto la vita.

Oltre a dimostrare che vivere con un cane ci allunga la vita, i ricercatori hanno scoperto che i cani da caccia sono quelli che più di tutti migliorano il nostro stato di salute. Probabilmente perchè i cani da caccia richiedono molta attività fisica all’aperto, che fa bene al cuore e al nostro corpo in generale.

 

Dottor Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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