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LA DIPENDENZA SESSUALE E’ UN DISTURBO MENTALE

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L’Oms ha annunciato che la dipendenza da rapporti sessuali rientra tra i disordini di tipo mentale. Infatti il disordine sessuale compulsivo è entrato a far parte della lista internazionale delle malattie appena aggiornata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). L’elenco in questione è stato aggiornato più precisamente a giugno ed è un documento di primaria importanza per medici e studiosi che vogliano aiutare i pazienti con dei seri problemi.

In base a quanto afferma l’Oms, questa tipologia di dipendenza per essere tale deve creare disturbi importanti alla vita della persona.

Il paziente affetto da questa problematica non riesce a controllare i propri impulsi [VIDEO] che sono intensi e ripetitivi, ma deve per forza di cose dar ‘sfogo’ ai sui desideri. L’attività sessuale diventa così di fondamentale importanza, tanto da portare il paziente a far trascurare il proprio stato di salute, i propri interessi ed il lavoro.

Per essere diagnosticato come un disturbo, l’evento deve avere una durata di almeno sei mesi. Bisogna specificare che la problematica non dipende dalla quantità di persone con cui si hanno rapporti sessuali o da quante volte lo si fa, ma piuttosto da quanta pressione faccia questo desiderio sulla propria vita tanto da arrivare a rovinare anche le interazione interpersonali.

Non tutti sono però concordi sul fatto che questa tipologia di comportamento rientri nella categoria di disturbi mentali.

Secondo alcuni esperti infatti, non sussistono sufficienti prove scientifiche [VIDEO] che dimostrino quanto affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Alcuni credono che la dipendenza dal sesso sia un disturbo autonomo, altri credono invece che la problematica possa essere molto seria come la dipendenza dal gioco. A livello nazione, non sussistono ancora ricerchi che affermino quante siano le persone che soffrono di tale disturbo.

In base a delle indagine sia regionali che locali, è però emerso che la dipendenza sessuale potrebbe interessare il 5% della popolazione. Ciò vuol dire che esistono più persone che combattono con tale problematica rispetto a quanti soffrono di disturbi come la schizofrenia o il gioco d’azzardo patologico. Nel corso degli ultimi anni sicuramente si avranno dei dati più precisi al riguardo.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it