RIFLESSIONI TERAPEUTICHE DI JUNG

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Di seguito una serie di brevi riflessioni, tratte dagli scritti di Carl Gustav Jung, utili ad approfondire la nostra conoscenza della psiche umana.

1) “Non aggrapparti a qualcuno che se ne va, altrimenti non sarà possibile incontrare chi sta per arrivare”.

2) “Tutto ciò che ci infastidisce negli altri può portare ad una maggiore comprensione di noi stessi”.

3) “L’incontro tra due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche: se c’è qualche reazione, entrambe si trasformano”.

4) “Lodare e predicare la luce non serve a nulla, se non c’è nessuno che possa vederla. Sarebbe invece necessario insegnare all’uomo l’arte di vedere”.

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5) “Conoscere le nostre paure è il metodo migliore per occuparci delle paure degli altri”.

6) “Se sei una persona di talento, questo non significa che hai vinto qualcosa. Significa che hai qualcosa da offrire”.

7) “Gli errori sono, dopotutto, il fondamento della verità. Se un uomo non sa cosa sia un determinato oggetto, sarà pronto ad aumentare la propria conoscenza”.

8) “La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all’esterno, sogna. Chi guarda all’interno, apre gli occhi”.

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9) “La gente farebbe qualsiasi cosa, non importa quanto sia assurda, per evitare di guardare la propria anima”.

10) “La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno ma dall’incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili”.

11) “La depressione è una signora vestita di nero che bisogna far sedere alla propria tavola ed ascoltare”.

12) “Un uomo che non è passato attraverso l’inferno delle proprie passioni, non potrà mai superarle”.

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13) “La vostra percezione sarà chiara solo quando potrete guardare dentro la vostra anima”.

14) “Il pendolo della mente oscilla tra senso e non senso, non tra giusto e sbagliato”.

15) “Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario. Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell’amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario e l’amicizia fiorisce soltanto quando un individuo è memore della propria individualità e non si identifica più negli altri”.

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16) “Un sogno è una porta nascosta nel santuario più profondo e più intimo dell’anima”.

17) “Pensiamo di conoscere totalmente noi stessi. Tuttavia, un amico può facilmente rivelarci qualcosa su di noi di cui non abbiamo assolutamente idea”. (Carl Gustav Jung)

18) “Non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere”.

19) “È un peccato che noi teniamo conto delle lezioni della vita soltanto quando non ci servono più a niente”.

20) “Pensare è molto difficile. Per questo la maggior parte della gente giudica. La riflessione richiede tempo, perciò chi riflette già per questo non ha modo di esprimere continuamente giudizi”.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

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