TEST SULLA DEPRESSIONE POST-PARTUM

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La Scala di Edimburgo aiuta la paziente ad orientarsi nel valutare la possibile presenza di sintomi depressivi post-partum, sebbene non sostituisca in nessun modo l’anamnesi medica di uno specialista. Non serve a fare diagnosi, si limita a individuare un rischio.

 

Nelle ultime due settimane:

1. Sono stata in grado di ridere e vedere il lato divertente delle cose

Come al solito 0

Non proprio come al solito 1

Quasi mai 2

Per niente 3

 

2. Mi sono posta in modo positivo verso gli eventi

Come al solito 0

Un pò meno del solito 1

Assolutamente meno del solito 2

No, per niente 3

 

3. Mi sono sentita colpevole senza motivo quando le cose non andavano bene

Raramente o mai 0

Qualche Volta 1

Spesso 2

Quasi sempre 3

 

4. Sono diventata ansiosa o preoccupata senza un buon motivo

Raramente o mai 0

Qualche Volta 1

Spesso 2

Quasi sempre 3

 

5. Mi sono sentita spaventata o nel panico senza un buon motivo

Spesso 3

Qualche volta 2

Non molto 1

Mai 0

 

6. Mi sono sentita sopraffatta dalle cose che accadevano

Sì, il più delle volte non sono in grado di affrontarle 3

Sì, talvolta non le affronto bene come al solito 2

No, il più delle volte le ho affrontate piuttosto bene 1

No, le ho affrontate bene come sempre 0

 

7. Sono così infelice che ho delle difficoltà a dormire

Sì, la maggior parte delle volte 3

Sì, qualche volta 2

Talvolta 1

No, non mi sembra 0

 

8. Mi sono sentita triste o avvilita

Sì, la maggior parte delle volte 3

Sì, frequentemente 2

Talvolta 1

Mai 0

 

9. Sono così infelice che ho pianto

Sì, la maggior parte delle volte 3

Sì, frequentemente 2

Occasionalmente 1

Mai 0

 

10. Il pensiero di farmi del male mi è venuto in mente

Abbastanza spesso 3

Qualche Volta 2

Quasi mai 1

Mai 0

 

Se il punteggio ottenuto è superiore a 12 il rischio di depressione post-partum non deve essere trascurato.                  E’ opportuno consultare uno specialista.

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Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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TEST BETQ SULLE MOTIVAZIONI DELLE ABBUFFATE COMPULSIVE

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Il fatto di soffrire periodicamente di abbuffate è uno dei criteri diagnostici dell’anoressia nervosa, della bulimia nervosa e del binge eating disorder. Risulta quindi importante capire i motivi che scatenano le abbuffate.

Uno strumento utile a questo scopo è il Binge Eating Trigger Questionnaire (BETQ), questionario messo a punto da uno studioso olandese e adattato alla realtà italiana da uno dei più noti ricercatori italiani in materia di disturbi dell’alimentazione (Vanderlinden, J. e Dalla Grave, R.).

Il questionario ha lo scopo di approfondire le situazioni che hanno scatenato l’abbuffata; queste situazioni vengono chiamate “trigger”, che in inglese significa grilletto.

Nel compilare il questionario bisogna indicare per ogni abbuffata il “trigger” che ha preceduto il comportamento bulimico, indicando con una crocetta quella o quelle che più si avvicinano alla situazione che sentite e/o pensate che abbiano provocato l’abbuffata. Sono possibili anche più situazioni “trigger” contemporaneamente e ci sono anche spazi liberi per aggiungere eventuali “trigger” che voi avete sperimentato.

Consigliamo di compilare il questionario il più presto possibile dopo ogni abbuffata indicando anche il grado di sofferenza (ansia, rabbia, stress, tristezza ecc) che avete provato in quella specifica situazione “trigger” e assegnando un punteggio da 0 a 10 (0 nessuna sofferenza, 10 sofferenza estrema)

E’ importante anche segnarsi, almeno in sintesi, in un foglio a parte, quali erano le emozioni dominanti nel momento in cui si è scatenata l’abbuffata.

 

“Trigger” della mia abbuffata

Scegliete tutte le risposte che volete ed annotate per ogni risposta il livello di sofferenza assegnandogli un punteggio variabile da 0 a 10 ed il tipo di emozioni provate nel corso dell’abbuffata.

 

01    Mi sentivo rifiutata

02    Mi sentivo sola

03    Mi sentivo ansiosa

04    Mi sentivo in panico

05    Mi sentivo tesa

06    Mi sentivo depressa

07    Mi sentivo triste

08    Mi sentivo annoiata

09    Mi sentivo vuota dentro

10    Mi sentivo arrabbiata

11    Mi sentivo in colpa

12    Provavo vergogna

13    Mi sentivo senza valore

14    Mi sentivo non amata

15    Mi sentivo incompresa

16    Mi sentivo insoddisfatta

17    Mi sentivo irritata

18    Mi sentivo confusa

19    Mi sentivo frustrata

20    Mi sentivo disgustata

21    Avevo paura di crescere e di diventare adulta

22    Mi sentivo incapace di affrontare le responsabilità della vita

23    Ero preoccupata per il mio futuro

24    Avevo pensieri negativi su di me

25    Non avevo più voglia di vivere

26    Mi sentivo felice

27    Mi sentivo eccitata

28    Mi sentivo apprezzata

29    Mi sentivo amata

30    Mi sentivo una fallita

31    Avevo ricevuto dei complimenti

32    Mi sentivo euforica

33    Sentivo lo stomaco pieno

34    Avevo fame/sete

35    Avevo mangiato dolci

36    Avevo mangiato carne/pesce

37    Avevo affrontato dei cibi che di solito assumo durante le abbuffate

38    Avevo visto certi cibi (ne avevo sentito l’odore)

39    Avevo bevuto certe bevande

40    Avevo bevuto alcol

41    Sentivo l’impulso di mangiare dolci

42    Avevo saltato dei pasti

43    Ero a dieta

44    Avevo mangiato dei cibi “proibiti”

45    Avevo rotto una regola dietetica

46    Avevo sentito l’impulso di abbuffarmi e non sono riuscita a resistere

47    Avevo fumato

48    Avevo preso delle droghe

49    Avevo litigato con uno o più dei miei familiari durante il pasto

50    Fuori c’era buio

51    Avevo sentito delle persone scherzare sulla sessualità

52    Qualcuno mi aveva toccato fisicamente

53    Il mio partner voleva fare l’amore

54    Dopo un rapporto sessuale mi sentivo cattiva/sporca

55    Il dottore mi aveva chiesto di spogliarmi durante una visita medica

56    Mi avevano pesata

57    Ero preoccupata per il mio peso e l’aspetto fisico

58    Mi ero pesata

59    Mi avevano fatto una fotografia

60    Mi avevano ripresa in un video

61    Avevo sentito qualcuno strillare

62    Era un giorno dell’anno che mi ricordava delle esperienze traumatiche

63    Avevo fatto esercizio fisico in modo eccessivo

64    Ero eccitata sessualmente

65    Ero in un periodo nero

66    Avevo le mestruazioni

67    Mi sentivo grassa

68    Avevo pensieri disgustosi sul mio corpo

69    Mi ero vista grassa

70    Mi ero guardata allo specchio

71    Mi ero ricordata di esperienze traumatiche/dolorose

72    Qualcuno aveva fatto dei commenti sul mio aspetto fisico

73    Un uomo mi aveva corteggiato

74    Il mio ragazzo e/o la mia famiglia mi avevano criticato

75    Avevo litigato con il mio ragazzo o con i miei genitori

76    ……………………………………

77    ……………………………………

78    ……………………………………

79    ……………………………………

80    ……………………………………

 

Il risultato del test non è sufficiente per una diagnosi, pertanto si rimanda ad una valutazione specialistica.

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TEST SULLA PERSONALE CAPACITA’ DI ASCOLTO

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Individuate i vostri comportamenti ricorrenti utilizzando la seguente scala:

0 = RARAMENTE         1=QUALCHE VOLTA         2 = SPESSO         3 = SEMPRE

 

  1. Continuo ad ascoltare anche quando quello che dicono non mi interessa
  2. Evito di trarre conclusioniaffrettate prima che l’altro abbia finito di parlare
  3. Se mi sfugge il significato di una parola, chiedo al mio interlocutore di specificare meglio.
  4. Cerco di non lasciarmi influenzare dall’aspetto del mio interlocutore.
  5. Quando mi parlanomi concentro su quello che mi dicono.
  6. Chiedo conferma ( feedback) di quanto ho capito.
  7. Presto attenzione a chi non mi è simpatico.
  8. Guardo negli occhi chi mi parla.
  9. Con le parole e i gesti incoraggio l’altro ad esprimersi liberamente.
  10. Presto attenzione al linguaggio non verbale del mio interlocutore.
  11. Penso che ci sia da imparare qualcosa da chiunque.
  12. Evito di suggerire frasi o parole al mio interlocutore.
  13. Evito di interromperlo.
  14. Gli comunico che sto ascoltando con lievi cenni del capo.
  15. Interrompo subito chi mi aggredisce verbalmente.
  16. Prendo appunti per non dimenticare ciò che mi dicono.
  17. Quando mi parlano, interrompo ciò che sto facendo in quel momento.
  18. Riesco a mantenere la concentrazione senza lasciarmi distrarre da suoni o rumori.
  19. Se non mi è possibile prestare attenzione al mio interlocutore, lo prego di ripassare in un momento più propizio.
  20. Quando ascolto l’altro avverto in me spontaneità nel farlo.
  21. Pongo domande percomprendere meglio quello che il mio interlocutore mi sta dicendo.
  22. Restare in silenzio quando comunico con qualcuno mi fa sentire agitato/ ansioso/ teso poiché sento l’impulso ad intervenire per replicare. (I)
  23. Cambioargomento quando parla il mio interlocutore. (I)
  24. Doconsiglinon richiesti quando l’altro sta parlando. (I)
  25. Quando l’altro sta esplicitando un suo problema,lo interrompo dicendogli che un problema simile c’è l’ho/l’ho avuto anch’io.(I)
  26. Mi impegno attivamente a cercare di comprendere gli altri facendogli domande senza aspettare che vengano da me.
  27. Riesco a controllare l’impulso a dare una spiegazione qualunque quando in realtà non ho al momento una risposta valida.

 

Totale:_____
La sommatoria dei singoli punteggi dei vari items dà il risultato finale del test.

Più è elevato il punteggio più si è bravi ascoltatori.

Nota: per gli items 22 – 23 – 24 – 25 la scala è rovesciata ( cioè 1 = 3; 2 resta = 2 e 3 = 1)

Punteggio minimo del test: 27

Punteggio massimo: 81

Punteggio mediano: 54

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SCALA DI VALUTAZIONE DELLE OSSESSIONI E COMPULSIONI

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La Scala di Valutazione Ossessivo Compulsiva  Yale Brown Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale (Y-BOCS) è utilizzata, in ambito clinico, per quantificare la severità di un Disturbo Ossessivo Compulsivo.

Per un corretto utilizzo della scala segnare la risposta più vicina la proprio vissuto , scegliendo un solo numero per domanda. Il punteggio raggiunto dovrebbe riflettere l’effetto di tutti i sintomi ossessivi e compulsivi.

Scala di Valutazione delle Ossessioni

1. Tempo dedicato alle Ossessioni 0 ore al giorno 0-1 ore al giorno 1-3 ore al giorno 3-8 ore al giorno 8 o più ore al giorno
Punteggio 0 1 2 3 4
2. Interferenza dalle Ossessioni Nessuna Leggera Definita ma gestibile Impedimento sostanziale Inabilitante
Punteggio 0 1 2 3 4
3. Angoscia e pena dalle Ossessioni Nessuna Poca Moderata
ma gestibile
Severa Quasi costante, inabilitante
Punteggio 0 1 2 3 4
4. Resistenza
alle Ossessioni
Resisto sempre Resisto molto Oppongo una qualche resistenza Spesso cedo Cedo completamente
Punteggio 0 1 2 3 4
5. Controllo sulle Ossessioni Controllo completo Controllo notevole Un qualche controllo Poco controllo Nessun
controllo
Punteggio 0 1 2 3 4

Scala di Valutazione delle Compulsioni

1. Tempo dedicato alle Compulsioni 0 ore al giorno 0-1 ore al giorno 1-3 ore al giorno 3-8 ore al giorno 8 o più ore al giorno
Punteggio 0 1 2 3 4
2. Interferenza dalle compulsioni Nessuna Leggera Definita ma gestibile Impedimento sostanziale Inabilitante
Punteggio 0 1 2 3 4
3. Angoscia e pena dalle Compulsioni Nessuna Poca Moderata ma gestibile Severa Quasi costante,
Inabilitante
Punteggio 0 1 2 3 4
4. Resistenza alle Compulsioni Resisto sempre Resisto molto Oppongo una certa resistenza Spesso cedo Cedo completamente
Punteggio 0 1 2 3 4
5. Controllo sulle Compulsioni Controllo completo Controllo notevole Un certo controllo Poco controllo Nessun
controllo
Punteggio 0 1 2 3 4
 

Sommando i vari punteggi ottenuti per ciascuna domanda si ottiene il punteggio totale nella Scala di Valutazione Yale Brown e da esso, attraverso la tabella sottostante ricavate il grado di presenza  sia delle ossessioni che delle compulsioni.

PUNTEGGIO GRADO DI PRESENZA
0-7 DOC ASSENTE
8-15 DOC LEGGERO
16-23 DOC MODERATO
24-31 DOC FORTE
32-40 DOC ESTREMO

 

Dott. Roberto Cavaliere

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QUESTIONARIO SULLA EIACULAZIONE PRECOCE

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Di seguito troverete un quesstionario di 44 domande da me elaborate sul comportamento sessuale e sulla eiaculazione precoce. Tale questionario ha lo scopo di verificare la conoscenza personale che avete sulla problematica della eiaculazione precoce e sui comportamenti sessuali ad esse correlate.

 

  1. La frequenza dei rapporti sessuali incide sul manifestarsi dell’eiaculazione precoce ?
  2. Se sì, perché ?
  3. E’ importante mantenere frequenza e regolarità di rapporti per attenuare l’eiaculazione precoce ?
  4. E’ importante la durata dei preliminari ?
  5. Se sì perché ?
  6. Quanto dovrebbero durare i preliminari ?
  7. Ci deve essere accordo per entrambi sulla durata dei preliminari ?
  8. E’ importante la durata del coito ?
  9. Se è importante perché ?
  10. Quanto dovrebbe durare il coito ?
  11. Ci deve essere accordo per entrambi sulla durata del coito
  12. La coppia riesce ad accettare il fatto che l’erezione del pene e la lubrificazione vaginale possano andare e venire durante un rapporto sessuale ?
  13. E’ importante mantenere un rapporto lento e sensuale ?
  14. E’ importante avere un rapporto sessuale più intenso ?
  15. In quali situazioni ritenete che l’uomo riesce ad avere facilmente un erezione ?
  16. In quali situazioni ritenete che le donne riescono ad essere adeguatamente lubrificate?
  17. Qual è un aspettativa realistica riguardo al controllo eiaculatorio ?
  18. Su che cosa si basa tale aspettativa ?
  19. Che cosa significa eiaculare troppo velocemente ?
  20. Che livello di controllo bisogna avere sull’eiaculazione ?
  21. A chi spetta stabilire il momento giusto per eiaculare ?
  22. In quale percentuale di rapporti l’uomo deve essere in grado di scegliere il momento in cui eiaculare ?
  23. Quando una persona si può considerare ‘guarita’ ?
  24. Qual è un aspettativa realistica riguardo all’orgasmo femminile ?
  25. Su che cosa si basa tale aspettativa ?
  26. In quali percentuali di rapporti la donna dovrebbe avere un orgasmo ?
  27. E con quali modalità ?
  28. Quante volte, secondo lei, il sesso dovrebbe essere fantastico ?
  29. Quante volte pienamente soddisfacente ?
  30. Quante volte abbastanza buono ?
  31. Quante volte di scarsa qualità ?
  32. La maggio parte degli uomini, durante un rapporto sessuale, ‘dura’ dai venti ai trenta minuti ?
  33. Un buon amante prolunga il rapporto finché la sua partner non ha raggiunto l’orgasmo?
  34. La risposta sessuale delle donne è uguale a quella degli uomini: le donne hanno un solo orgasmo durante il rapporto ?
  35. Gli uomini che eiaculano dopo un periodo compreso tra due e sette minuti di rapporto sessuale hanno uno scarso controllo eiaculatorio ?
  36. L’eiaculazione precoce è causata da eccessiva masturbazione, soprattutto durante l’adolescenza ?
  37. Le sole spinte del pene in vagina, durante il rapporto, sono sufficienti a far raggiungere l’orgasmo alla maggior parte delle donne ?
  38. L’eiaculazione precoce è sempre causata da problemi psicologici ?
  39. Per risolvere il problema dell’eiaculazione precoce le donne devono essere meno sensuali e gli uomini devono essere meno eccitati ?
  40. L’eiaculazione precoce costituisce uno strumento predisposto dalla natura per aumentare la fertilità femminile ?
  41. L’eiaculazione precoce è un simbolo della lotta per il potere nella relazione ?
  42. L’eiaculazione precoce è causata da una donna castrante ?
  43. L’eiaculazione precoce è sempre avvisaglia di un problema della relazione di coppia ?
  44. Che cosa significa l’affermazione: ‘Il vero organo sessuale non è fra le gambe ma fra le orecchie’ ?

CONSIDERAZIONI FINALI

Non esistono in assoluto risposte esatte o risposte corrette, come non esistono tempi e modalità prestabilite sul rapporto sessuale o sulla eiaculazione precoce. Il questionario ha il solo scopo di far riflettere su eventuali pregiudizi in tal senso oltre a far approfondire la conoscenza personale in tale campo. E’ utile come ausilio di discussione in coppia o in terapia.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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IL GENOGRAMMA: ANALISI DELLE RELAZIONI

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Il genogramma è uno strumento semplice, ma allo stesso tempo complesso, per disegnare ed analizzare la propria rete di relazioni familiari. Esso viene usato come strumento terapeutico all’interno della psicoterapia familiare e relazionale. Nello specifico è uno strumento che organizza le relazioni, i dati, gli eventi del ciclo vitale di una famiglia.

Offre al terapeuta o al singolo una mappa semplice, ma ricca di dati relativamente all’insieme delle relazioni e degli eventi della storia familiare a partire dalle famiglie d’origine dei genitori. Raccoglie e organizza i dati in modo analogico facilitando ipotesi e connessioni.

Il genogramma può essere:

  1. Disegnato dal paziente (“genogramma” vero e proprio);
  2. Raccolto dal terapeuta (più propriamente “albero genealogico”).

L’ipotesi clinica alla base del genogramma è che il disagio di una persona riesce ad essere meglio compreso e significato all’interno della storia familiare di più generazioni (solitamente tre).

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TEST SULL’ARTE DELLA SEDUZIONE

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“Attraverso lo specchio prismatico della seduzione si perviene a un alto spazio di rifrazione. Essa consiste non nell’apparenza semplice, non nell’assenza pura, ma nell’eclissi di una presenza. La sua unica strategia è esser là e non esser là, e assicurare così una sorta di ammiccamento intermittente, dispositivo ipnotico che cristallizza l’attenzione al di là di ogni effetto di senso. Qui l’assenza seduce la presenza.” J. Baudrillard.

 

Scegliete, fra le alternative alle varie domande o situazioni, quella che più s’avvicina al vostro modo di sentire o di essere.

1) Dovete incontrarvi con una persona che vi interessa :

  • a) Sono solito arrivare con un leggero ritardo e me ne scuso
  • b) Sono sempre puntuale
  • c) Non sono sempre puntuale

2) Nella conversazione con l’altro, in quale delle seguenti condizioni vi ponete ?

  • a) Mi pongo in una condizione di ascolto attivo, possibilmente empatica.
  • b) Tendo a condurre la conversazione.
  • c) Ho un ascolto passivo.

3) In situazioni particolarmente misteriose cosa provate?

  • a) Tale tipo di situazioni mi provocano un turbinio d’emozioni
  • b) Riesco sempre a mantenermi lucido
  • c) Inizialmente ne sono molto coinvolto ma poi riprendo il controllo di me stesso.

4) “Essere morti è non poter sedurre o essere sedotti” afferma il filosofo Jean Baudrillard. Concordi con tale affermazione ?

  • a) Non concordo affatto. Ci vuole ben altro per sentirsi morti.
  • b) Concordo appieno con tale affermazione
  • c) Concordo sul principio, nei fatti le cose vanno diversamente.

5) Nel pensare al vostro prossimo incontro galante:

  • a) Cerco di essere concreto e lo pianifico nei dettagli.
  • b) Lo vedo già realizzato in base ai miei desideri di seduzione .
  • c ) Non pongo limiti al mio desiderio di seduzione ma cerco di pianificare ciò che lo può perseguire.

6) Nel raccontare un incontro :

  • a) Mi limito a descrivere i fatti e non parlo delle emozioni provate
  • b) Parlo soprattutto delle emozioni provate
  • c) Riesco a descrivere sia fatti che emozioni.

7) Ritenete che il tipo di abbigliamento sia un elemento essenziale nella seduzione ?

  • a) Per niente. La seduzione gioca su altre componenti.
  • b) Abbastanza, anche se non è indispensabile
  • c) E’ essenziale, in una società dell’immagine non si può prescindere dall’aspetto esteriore e quindi dall’abbigliamento.

8) Quando siete al cinema vi capita di:

  • a) Essere molto coinvolto dalla trama del film o v’immedesimate nel protagonista principale.
  • b) Pur coinvolti dal film riuscite a mantenere un certo distacco.
  • c) Visionate il film con attenzione ma, tranne qualche scena, non ne siete coinvolti.

9) “ Fa che tema e speri insieme; e tutte le volte […] gli venga una speranza più certa e una paura minore.” Cosa pensate di tale affermazione ? :

  • a) Ritengo che sia profondamente vera.
  • b) Far alternare timore e speranza nell’altro, ritengo servi a poco.
  • c) Dipende dalle situazioni in cui ci si trova.

10) Nell’incontro con una persona tendete a privilegiare il comportamento verbale o quello non verbale, sia vostro che dell’altro ?

  • a) Privilegio il comportamento verbale d’entrambi.
  • b) Non saprei, privilegio a seconda delle circostanze.
  • c) Attribuisco molta importanza al comportamento non verbale mio e dell’altro.

11) Di fronte ad un invito a cena che desideri, come ti comporti ?

  • a) Accetto subito.
  • b) Accetto dopo un breve indugio.
  • c) Affermo di non ricordare se ho altri impegni e che potrò confermarlo solo dopo tale riscontro.

12) Quale di questi comportamenti è un segnale di seduzione ?

  • a) Toccare i capelli
  • b) Stringere a sé le braccia
  • c) Entrare ed uscire il piede dalla scarpa

13) Quale genere di pittura preferite:

  • a) Realismo
  • b) Impressionismo
  • c) Pittura del ‘600

14) Quando incontri una persona per te potenzialmente interessante per la prima volta, dove si rivolge il tuo sguardo ?:

  • a) Alla bocca
  • b) All’intero corpo
  • c) Agli occhi

15) Qual è il colore che preferite ?

  • a) Rosso
  • b) Blu
  • c) Nero

I RISULTATI

Scegliete una risposta per ciascuna domanda e calcolate il numero di A , B e C che avete totalizzato. Poi consultate i profili

DOMANDA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
A A A B C C C C B A C C B C B B
B C B C A B A A A C B A C A C C
C B C A B A B B C B A B A B A A

Profilo corrispondete in base al punteggio

Maggioranza di A (Ottima presenza dell’arte della seduzione)

Siete in perfetta sintonia con l’arte della seduzione. Avete compreso che sedurre ed essere sedotti è un gioco alchemico che si spinge ben al di là dei luoghi comuni sulla seduzione. Infatti per voi seduzione non significa solo aspetto esteriore (bellezza, abbigliamento e quant’altro) ma è soprattutto ascolto, attesa, indugio, comportamento non verbale, emozionalità. Attenti, però, a non cercare di essere troppo seduttivi, si rischia di ottenere l’effetto opposto in quanto si perde la propria autenticità. Ed essere autentici è forse la migliore arma di seduzione che possiamo avere.

Maggioranza di B (Buona presenza dell’arte della seduzione)

Riuscite a essere ben equilibrati nella vostra arte della seduzione e tale equilibrio vi permette di cogliere il meglio da voi stessi e dagli altri. Questo non toglie che, a volte, secondo le circostanze, dovete farvi guidare anche da una maggiore seduzione nei vostri confronti e nei confronti dell’altro. Talvolta è necessario, soprattutto nei primi approcci, essere ‘seduttori’.

Maggioranza di C (Difficoltà nell’arte della seduzione)

L’arte della seduzione non è il vostro forte. Se tale mancanza è dovuta a timidezza, bassa autostima o ad un atteggiamento razionale e riflessivo, necessita di ben altro approfondimento. Ma non essere seduttivi non è un aspetto obbligatoriamente negativo. Talvolta la mancanza di aspetti seduttori si sposa con l’essere sedotti. Ed essere sedotti è un modo indiretto di sedurre.

La maggior parte delle persone che effettuano il test presentano una maggioranza di B vale a dire buona presenza dell’arte della seduzione. Se rientrate in questa “maggioranza”, utile è calcolare quale tipo di risposte risulta al secondo posto nel conteggio totale. Tale seconda posizione potrebbe rivelare una vostra maggiore o minore abilità nell’arte della seduzione.

IL TEST DEL ‘GIOCO DELL’OCA’

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Scopo di questo ‘Gioco dell’Oca’ applicato al singolo o alla coppia o ad un gruppo (familiari, amici, colleghi) è quello di fornire una lettura diversa, attraverso il gioco, di determinari eventi.

A livello individuale o di gruppo, si scrivono o si raccontano verbalmente 10 eventi significativi della propria vita individuale o di gruppo.

Attraverso l’uso delle carte del gioco dell’oca viene attribuito un simbolo ad ognuno dei 10 Eventi.

Il gioco può essere effettuato anche a ritroso, vale a dire si gioca effettivamente al gioco dell’oca ed ogni qualvolta col lancio del dado si capita su un simbolo lo si collega ad un determinato evento personale e di gruppo vissuto.

I Simboli sono: oche,prigione,pozzo,hotel, Ponte, labirinto e morte.

OCHE Elementi vissuti dinamici e positivi

PRIGIONE Stagnazione, impossibilità di andare avanti. Luogo o evento difficile da superare. Oppure luogo dove si è protetti dai pericoli esterni. Può rappresentare periodo di solitudine e conoscenza interiore.

POZZO Discesa senza fondo, abisso della disperazione, Ma può diventare occasione di crescita per attingere nuova acqua.

HOTEL Oasi di riposo. Una vacanza magnifica. riflessione recupero delle forze.

PONTE È un elemento di collegamento, permette di superare un ostacolo. Può avere un prezzo da pagare

LABIRINTO Luogo sconosciuto: si deve esplorare a proprio rischio. Non si trova la “strada giusta”. Tuttavia se non si cade nel panico, si trova il coraggio di fare nuove scelte e scoprire l’inatteso.

MORTE E’ la fine definitiva di qualcosa ; brutta o bella. La morte è strettamente legata alla vita : si presenta per lasciare spazio alla nascita di cose nuove.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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IL QUESTIONARIO DI PROUST

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Il presente questionario di Proust (detto così perche in auge ai tempi di Proust e dallo stesso compilato) non è un test psicologico. Esso serve a meglio conoscersi o a meglio conoscere l’altro.

Può essere usato all’interno della coppia come strumento per verificare la conoscenza dell’altro. In tal senso ogni membro della coppia lo compila a livello personale e poi lo compila calandosi nei panni dell’altro. Alla fine si notano le discordanze fra la propria stesura e quella che ha stilato l’altro della coppia.

Maggiore è la concordanza maggiore è la conoscenza dell’altro.

1) Che cosa è la perfetta felicità?

2) Quale è la tua più grande paura?

3) Con quale personaggio storico ti identifichi di più?

4) Quale personaggio vivente ammiri di più?

5) Che cosa ti piace di meno di te?

6) Quale è la massima stravaganza della tua vita?

7) In che occasione dici bugie?

8) Che cosa ti piace di meno del tuo aspetto?

9) Quale è la persona che meno ti piace?

10) Quale è il grande amore della tua vita?

11) Quando e dove sei stato più felice?

12) Di quale virtù ti piacerebbe disporre?

13) Quali sono i tuoi punti di forza?

14) Quale è il tuo attuale stato d’animo?

15) Quale è la cosa più preziosa che possiedi?

16) Cosa è il peggio che ti possa capitare?

17) Dove vorresti vivere?

18) Quale è la tua occupazione preferita?

19) Chi è il tuo eroe vivente?

20) Chi sono i tuoi scrittori preferiti?

21) Come vorresti morire?

22) Quale è il tuo motto?

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

 

LA TABELLA DI PERSEPOLI

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La tabella di Persepoli prende il nome dalla famosa capitale persiana in cui sono state ritrovate migliaia di tavolette amministrative scritte in caratteri cuneiformi identificati poi con la lingua elamica, non semitica e neppure indoeuropea.

Per ottenere le cinque frasi della Tabella si legga, a partire dalla colonna di sinistra, la parola riportata in grassetto nell’ultima riga e quella riportata nella stessa colonna in un’altra riga a scelta, fino ad arrivare, senza mai cambiare la seconda riga scelta, alla colonna più a destra.

FATE
POTETE
FA
PUO’
FARA’
NON DEVE
GIUDICATE
VEDETE
GIUDICA
VEDE
GIUDICHERA’
NON E’
CREDETE
UDITE
CREDE
ODE
CREDERA’
NON C’E’
DITE
SAPETE
DICE
SA
DIRA’
NON DEVE
SPENDETE
AVETE
SPENDE
HA
SPENDERA’
NON HA
NON
TUTTO QUEL CHE
PERCHE’ CHI
TUTTO CIO’ CHE
SOVENTE
QUEL CHE

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it