TEST SUL NARCISISMO E/O SUL DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’

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IL SEGUENTE TEST (il piu’ completo ed esaustivo al riguardo) SERVE PER IDENTIFICARE SE AVETE AL VOSTRO FIANCO UN PARTNER, UN FAMILIARE, UN AMICO O UN CONOSCENTE CON UNA FORTE COMPONENTE NARCISISTICA O ADDIRITTURA CON UN DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’. IL TEST E’ FORMULATO IN TERZA PERSONA NELLA TRADUZIONE DALL’INGLESE MA I RISULTATI SONO IN PRIMA PERSONA.
COME TUTTI I TEST I RISULTATI SONO DA INTERPRETARE IN CHIAVE DI RIFLESSIONE E SI RIMANDA AD APPROFONDIMENTI IN PSICOTERAPIA.

AD OGNI RISPOSTA RISPONDERE O SI O A VOLTE O MAI

101 PUNTI PER RICONOSCERE IL NARCISISTA

IL POTERE E LA PERCEZIONE DEL MONDO
1. Ignora il potere superiore credendo di essere l’unico ad averne.
2. Crede nel consumismo e prova piacere a collezionare oggetti senza pensare alle conseguenze ambientali.
3. Ha difficoltà a provare compassione per gli altri specialmente se la questione non lo riguarda.
4. Crede di essere solo contro il mondo intero

ATTENZIONE
5. Gli piace essere al centro dell’attenzione
6. Se all’interno di un gruppo ci sono altre persone ad essere al centro dell’attenzione si sente a disagio, annoiato o depresso.
7. Se il patner riceve attenzione positive da altre persone di sente arrabbiato e infastidito.
8. Gli piace mostrare agli altri quanto sia bravo in alcuni ambiti, e si sente più motivato dalle lusinghe che dalla ragione di aiutare gli altri.
9. Se le altre persone ricevono delle lodi e lui no, si sente amareggiato.
10. Se il partner riceve delle lodi si sente amareggiato.
11. A volte prova a screditare le persone che ricevono dei riconoscimenti o lascia la scena se qualcuno riceve lusinghe perché contrariato.
12. Gli sembra più semplice dare se stesso al di fuori della coppia invece che al proprio partner ufficiale.

INVIDIA
13. Si sente arrabbiato e contrariato se vede gli altri raggiungere successo o compiere buone azioni.
14. Si sente arrabbiato e contrariato nel vedere la felicità altrui.
15. Si sente arrabbiato e contrariato se qualcosa all’infuori della relazione rende felice il partner
16. Si sente arrabbiato e contrariato se il partner parla in modo complimentoso di qualcun altro.
17. Sente repulsione e sdegno verso chi fa qualcosa che rende felice il partner.

VENDETTA E RIVALSA
18. Se crede che il proprio partner abbia fatto qualcosa di cattivo nei suoi confronti vorrebbe fare la stessa cosa per vendicarsi.
19. Vuole distruggere la vita dei propri cari
20.Vuole distruggere la vita del proprio partner
21. Può sabotare, nascondere o danneggiare proprietà del proprio partner in modo da non poterli permettere di fare qualcosa.

SALUTE
22. Simula malattie per attirare l’attenzione
23. Si sente amareggiato se il proprio partner è malato

PROIEZIONE
24. Quando si sente arrabbiato o insicuro se la prende con le persone che gli stanno vicino
25.Quando si sente arrabbiato e insicuro se la prende con il proprio partner
26. Quando si sente arrabbiato e turbato incolpa il proprio partner

REGOLAMENTI
27. Pensa che rispettare regole e leggi lo rendano ordinario e sotto controllo
28. Può mentire, rubare o falsificare informazioni a discapito di qualche ente
29. Può avere cause legali contro enti e organizzazioni
30. Si sente in conflitto a soddisfare un bisogno o un desiderio del proprio patner se questi gli chiede di fare qualcosa

UMORE
31. E’ di cattivo umore se non riceve attenzioni o se trascorre del tempo da solo.
32.Quando è assorto nel suo cattivo umore non nota le conseguenze sugli altri
33. Gode nel vedere che il suo umore ha effetto sugli altri e che può rendere di cattivo umore gli altri.
34. Ha rapidi cambi di umore, può sentirsi alle stele, dinamico, pieno di energia e un attimo dopo cadere in depressione.

FALSE PROMESSE
35. Non mantiene le promesse fatte agli altri
36. Non mantiene le promesse fatte al proprio partner
37. Sostiene che avrebbe voluto far qualcosa ma non l’ha fatto per colpa delle azioni del proprio partner.
38. Esagera o mente sulle proprie capacità e qualifiche al fine di ottenere riconoscimenti e fiducia dagli altri.

RICONOSCIMENTI
39. Mente riguardo le capacità e qualifiche del proprio partner
40.Si arrabbia e si infastidisce se gli altri non riconoscono le sue capacità
41. Si arrabbia se il proprio partner non lo lusinga
42.Gli piace essere riconosciuto come voce autorevole di qualche ambito e si sente in conflitto se deve seguire consigli dagli altri.

CONTROLLO
43. Quando non ottiene quello che vuole, è arrabbiato e risentito nei confronti delle persone che non sanno quello che vuole
44. Esprime rabbia e risentimento verso il patner che non asseconda ciò che vuole.

CRITICHE
45. Fa fatica ad accettare le critiche dagli altri
46. Fa Fatica ad acettare le critiche dal proprio patner
47. In occasione di un confronto su di un problema che gli altri hanno con lui, si mette sulle difensive, diventa evasivo e si mostra annoiato.
48. In occasione di un confronto su di un problema con il proprio partner hanno con lui, si mette sulle difensive, diventa evasivo e si mostra annoiato.

BUGIE
49. Mente regolarmente agli altri su se stesso, sulla propria vita, sugli altri, su dettagli minori per tirar acqua al suo mulino
50. Mente regolarmente al partner su se stesso, sulla propria vita, sugli altri, su dettagli minori per tirar acqua al suo mulino.

SDEGNO
51. Pensa che le persone ingenue non arriveranno mai da nessuna parte.
52. pensa che le persone che sono amorevoli, compassionevoli e caritatevoli sono vulnerabili e deboli.
53.Sente repulsione, sdegno e disinteresse quando il partner gli offre amore e compassione.

MANCANZA DI EMPATIA
54. Dice parole o fa azioni di proposito sapendo che fanno infastidiscono o fanno arrabbiare gli altri
55. Dice parole e fa azioni di proposito senza tenere conto dei sentimenti del partner, del suo stress o delle sue sofferenze.
56. Non riesce ad aver cura dei sentimenti degli altri quando è infastidito e arrabbiato.
57. Non riesce ad aver cura dei sentimenti del partner quando è infastidito e arrabbiato.
58. Quando le persone soffrono o sono stressate, e non dipende da lui, tende a non preoccuparsi e non aver motivazione ad offrire il suo aiuto.
59. Quando il partner soffre o è stressato, e non dipende da lui, si sente stressato, agitato, arrabbiato e risentito che il partner voglia il suo aiuto e il suo supporto.

MANCANZA DEL SENSO DI RESPONSABILITA’
60. Quando sbaglia trova molto difficile riconoscere le sue responsabilità e ammettere i suoi errori
61.Qaundo sbaglia o fa errori cerca di scaricare la colpa sugli altri.
62. Nelle conversazioni cerca alleati per rinforzare le sue argomentazioni
63. Nelle discussioni cerca di cambiare soggetto e/o cerca di colpevolizzare gli altri piuttosto che tornare al argomento di partenza.
64. Non riesce a scusarsi con il partner quando soffre per le sue azioni, e se lo fa le scuse non sono sincere.

SOSPETTO
69. Per i suoi scopi fa sentire gli altri confusi, colpevoli o sbagliati.
70. Per i suoi scopi fa sentire il partner confuso, colpevole e sbagliato.
71.Usa le informazioni personali raccolte per infastidire , ferire o manipolare gli altri.
72. Usa le informazioni personali raccolte per infastidire , ferire o manipolare il partner.
73. Minaccia o ricatta gli altri per i propri scopi
74. Minaccia o ricatta il partner per i propri scopi
75. Cerca di ottenere la fiducia degli altri per raccogliere informazioni su di loro
76. Cerca di ottenere la fiducia del partner per raccogliere informazioni du di lei/lui
77.Dice agli altri ciò che vogliono sentirsi dire , simula benevolenza, considerazione supporto e gentilezza al fine di fargli fare ciò che vuole
78. Simula amore, cure, supporto o fa premesse al partner per i propri scopi o per mantenere la relazione

INGANNO
79. Ha relazionali amorose e / sessuali all’insaputa del partner
80. Se non ha quello che vuole dal proprio partner cerca di ottenerlo da altre relazioni amorose e sessuali.
81. Si sente felice se il partner non sa quello che sta facendo e dove è.
82. Ha relazioni, flirt sessuali e incontri che ha tenuto nascosti al partner.
83. Ruba soldi, proprietà e oggetti al partner.
84.Fruga tra gli oggetti, nei dettagli privati, informazioni sensibili come mail, conti bancari, diari, agende del proprio partner.

SCREDITARE
85.Cerca di screditare il partner davanti gli altri al fine di danneggiare la sua reputazione.
86.Cerca di screditare il partner davanti gli altri al fine fargli rompere la relazione con amici e parenti.
87.Scredita il partner al fine di ottenere attenzione simpatia dagli altri.
88. E’ contento se gli altri pensano che il proprio partner sia instabile mentalmente e che la relazione abbiamo problemi a causa sua.

INTIMIDAZIONI
89. Usa vendette, minacce e intimidazioni verso gli altri per i propri scopi.
90. Usa vendette, minacce e intimidazioni verso il partner per i propri scopi.

MALIZIA
91. Gode a sapere che i suoi amanti amorosi e sessuali pensano a lui e che possono essere infelici riguardo come lui li ha trattati.
92. Si sentono arrabbiati e infelice se un loro ex ha trovato un’altra persona e ha creato una vita piena e soddisfacente.
93.E’ soddisfatto se il suo ex partner prova sofferenze e non riesce a continuare con la propria vita dopo essere stato con lui.
94. I suoi ex partner possono essersi suicidati, internati o essere disturbati mentalmente come risultato della relazione con lui e questo gli fa sentire importanti.
95.Gode nel vedere le cattive reazioni dei propri ex , come il rincorrerlo, quando se ne va o chiude la relazione
96.Si sente potente e soddisfatto quando il partner è stressato e si sente senza forze.
97.Se il partner torna dopo averlo lasciato, lo punisce e non sopporta quello che è successo mentre non stava con lui.
98. Sbandiera relazioni, flirt sessuali, incontri reali o immaginari al fine di infastidire e far arrabbiare il partner.

MISOGINIA (per gli uomini)
99. Usa un linguaggio offensivo di fronte a donne e bambini
100. Insulta il partner
101. Può colpire, sopraffare fisicamente, violentare, ferire fisicamente una donna

AD OGNI RISPOSTA DATA ASSEGNARE:
5 PUNTI X IL SI
2 PUNTI PER IL A VOLTE
0 PUNTI X IL MAI

LETTURA RISULTATI

30 e sotto Sei sicuramente non narcisistico, e sono per lo più in pace con se stessi, gli altri individui e con il mondo. Ci possono essere momenti in cui si fa, invece, lotta per assicurarsi che le vostre esigenze sono soddisfatte, e si tende a, a volte, ‘in piedi alle spalle della linea’ e non affermi te stesso sano.
30 – 50 Voi possedete un sano livello di narcisismo. Tu affermi te stesso al fine di ottenere i vostri bisogni soddisfatti, mentre la visualizzazione vera e propria coscienza, l’empatia e la compassione per gli altri individui. Sei un essere umano e, a volte essere innescato da paura, insicurezza o rabbia, però, si prende la responsabilità di possedere e trattare con le tue emozioni.
51 – 100 Soffrite di qualche insicurezza emotiva, e può combattere con il vostro ego. Si può avere problemi di co-dipendenza in cui si sente che i propri sentimenti sono dovute a quello che gli altri sono o non stanno facendo. Si può sentire abbandonato, lasciato fuori e non amato da altri, se sono di convalidare la tua importanza per voi. Si può lasciare da soli ad abusi da parte degli altri.
101-220 Soffrite di insicurezze emotive che stanno diminuendo la capacità di amare se stessi, gli altri e godersi la vita. Vi è una chiara necessità per voi di potenziare se stessi e lavorare su rilasciando le tue paure e insicurezze. Anche se siete insicuri e possibile proiettare queste insicurezze sugli altri, si ha una coscienza, in possesso di compassione per l’umanità e non volutamente imposta a ferire altre persone per il proprio guadagno. Si può essere co-creare situazioni di abuso.
221-250 Le tue insicurezze stanno influenzando negativamente voi e la vostra vita gravemente. Sarete notevolmente diminuita nella vostra capacità di procurare e mantenere un rapporto di amore sano.Se siete in una relazione d’amore è probabile che sia irto di difficoltà. I problemi non stanno andando a cambiare fino a quando si prende la responsabilità e cercare l’aiuto e le informazioni che è necessario per voi per superare le tue insicurezze. E ‘probabile che si è spesso il colpevole nei vostri rapporti, e causare angoscia per gli altri
251-300 Narcisismo malsano è in gioco, e la vostra vita è spesso visto come ‘quello che posso ottenere’ invece di contribuire realmente a e la cura per gli altri. Sarà difficile per voi per sostenere relazioni sane e stabilire la consistenza e la durata della tua vita. Vi è la possibilità per voi per creare il vostro ‘io’ e stabilire una vita sana, ma ci vorrà sforzo concertato. E ‘altamente consigliato di non impegnarsi in relazioni d’amore personali (se singolo) fino a quando si è lavorato su voi stessi. Se sei in una relazione è probabile che il vostro partner l’amore richiede anche l’assistenza per il loro recupero di sé.
301-430 E ‘probabile che si soffre di Disturbo Narcisistico di Personalità, e questa malattia gravemente te e le altre persone nel tuo ambiente influisce. Si causano danni ad altre persone e soffre di tracotanza e egoico delusioni e comportamenti.
431-480 E ‘probabile che si soffre di Disturbo Narcisistico di Personalità, e questa malattia gravemente te e le altre persone nel tuo ambiente influisce. Si causano danni ad altre persone e soffre di arroganza e di alto livello deliri egoici e comportamenti.
480-505 E ‘probabile che si soffre di Disturbo Narcisistico di Personalità, e questa malattia gravemente te e le altre persone nel tuo ambiente influisce. Si causano danni ad altre persone e soffre di arroganza e di livelli estremi di illusioni dell’ego e comportamenti.

FONTE TEST http://www.melanietoniaevans.com/quiz-npd.htm

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

NON COMBATTERE I PENSIERI NEGATIVI

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NON COMBATTERE I PENSIERI NEGATIVI…
non tentare di allontanarli, respingerli ottieni solo di rinforzarli e moltiplicarli.
Lasciali fluire. concentrati su te stesso, e vedrai che, come degli ospiti indesiderati, se ne andranno e riacquisterai la tua serenità.

Eloquente video al riguardo da vedere

Dott. Roberto Cavaliere

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SETTE CONSIDERAZIONI SUL DISTURBO BIPOLARE DI TIPO 2

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Di seguito dei passaggi  dal libro “Una Diversa Follia” di Karla Daugherty,  giornalista americana che convive da più di 40 anni con il Disturbo Bipolare di  tipo 2.

  1. “Il disturbo bipolare è una malattia biologica reale, con una sua chimica cerebrale e persino con specifici aspetti cromosomici. […] La diagnosi di disturbo bipolare II non è una sentenza di morte, non è la cosa peggiore che vi poteva capitare; come vi ho già detto è una malattia, come il diabete o l’affaticamento cronico o l’artrite. Più conoscete questa condizione, più sarete capaci di spiegarla alle persone che vi stanno vicine”.
  2. “La maggior parte dei soggetti con il disturbo bipolare II tende a rimanere in uno stato depressivo per lungo tempo, mentre gli episodi ipomaniacali sono più fugaci. Alcuni entrano in depressione e ci rimangono per anni, e lo stato d’animo positivo che avvertono quando la depressione li ha lasciati non è più necessariamente ipomania. E più invecchiano, più tempo può intercorrere tra le oscillazioni del pendolo. Alcune persone possono avere una remissione a lungo termine, durante la quale i sintomi per fortuna sono tenuti a bada.”
  3. “In un arco temporale di cinque anni, solo il 5-15% delle persone affette da disturbo bipolare II scivolano nel bipolare I. Sono più predisposti alla mania i soggetti con un alterato ciclo sonno-veglia, come chi soffre di jet-lag (cioè ha problemi ad adattarsi ai cambi di fuso orario), deve stare alzato fino alle ore piccole per rispettare una scadenza, deve tranquillizzare il figlio nel mezzo della notte, oppure soffre d’insonnia (che può essere la causa primaria dell’ansia!).”
  4. “Gli studi indicano ancora una volta che il trattamento di qualsiasi disturbo mentale che richieda dei farmaci è molto più efficace se accompagnato da qualche forma di psicoterapia.”
  5. “Nell’odierno mondo del lavoro, l’importante è essere efficienti; se vi impegnate, svolgete il vostro compito, utilizzate le vostre abilità per migliorare l’azienda in cui operate, nessuno si preoccuperà se soffrite di disturbo bipolare II o se i foruncoli vi spuntano sul collo. Se, invece, smettete di lavorare in modo efficiente o i vostri errori cominciano ad accumularsi, allora state certi che il calo del rendimento diventerà un problema. Ma questo vale per chiunque commetta errori che ne compromettono la redditività!”
  6.  “Il bipolare II è un disturbo, certo, ma fa parte di voi come il diabete o un problema cardiaco e, se siete onesti con chi vi circonda, potreste trovare supporto e comprensione; gli altri potrebbero aiutarvi a capire il vostro umore, cioè se state diventando maniacale o depresso.”
  7. “L’autentica definizione di ipomania è l’euforia. […] Purtroppo, l’ipomania bipolare II non dura per sempre, e alla fine sfocia in un episodio depressivo maggiore o nell’equivalente bipolare II della mania, cioè lo stato in cui ansia e paura prendono possesso della nostra vita.”

Dott. Roberto Cavaliere

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TEST SULL’AGGRESSIVITA’

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ISTRUZIONI

Valuti in  che misura il comportamento indicato nelle espressioni seguenti è caratteristico del suo comportamento. Si attribuisca i seguenti punteggi:

  1. 1 punto se il comportamento non le appartiene PER NIENTE
  2. 2 punti se il comportamento le appartiene MOLTO POCO
  3. 3 punti se il comportamento le appartiene POCO
  4. 4 punti se il comportamento le appartiene ALQUANTO
  5. 5 punti se il comprtamento le appartiene PROPRIO

 

                                                                DOMANDE

 

  1. Di tanto in tanto non riesco a controllare la spinta a picchiare qualcuno …
  2. Quando non sono d’accordo con i miei amici io glielo dico apertamente…
  3. Mi arrabbio facilmente, ma mi calmo in fretta …
  4. Talvolta sono divorato dalla gelosia …
  5. Se sono provocato posso picchiare qualcuno …
  6. Spesso mi trovo in disaccordo con gli altri …
  7. Quando rimango deluso, lascio trasparire la mia irritazione …
  8. Talvolta mi sembra che la vita mi abbia trattato ingiustamente …
  9. Se qualcuno mi picchia, io glielo rendo …
  10. Quando le persone mi importunano, io posso dirgli ciò che penso di loro…
  11. Spesso mi sento come un barile di polvere pronto ad esplodere …
  12. Mi sembra che agli altri capitino sempre delle opportunità …
  13. Attacco briga un  pò più spesso degli altri …
  14. Non posso evitare di entrare in polemica con chi non è d’accordo con me …
  15. Secondo i miei amici sono una testa calda …
  16. Mi chiedo perché a volte mi sento così amareggiato per qualcosa …
  17. Non esito a ricorrere alla violenza per difendere i miei diritti …
  18. I miei amici dicono che io sono piuttosto polemico …
  19. A volte perdo le staffe per cose di poco conto …
  20. So che “gli amici” parlano di me alle mie spalle …
  21. Ci sono delle persone che mi hanno portato al punto di venire alle mani…
  22. Ho difficoltà a controllare la mia collera …
  23. Non mi fido degli sconosciuti che si comportano in maniera eccessivamente amichevole …
  24. Credo che non esistano buone ragioni per picchiare qualcuno …
  25. A volte penso che la gente rida di me alle mie spalle …
  26. Ho minacciato persone che conosco …
  27. Se una persona si mostra particolarmente gentile con me, mi chiedo che cosa c’è sotto …
  28. Sono uscito dai gangheri al punto di spaccare gli oggetti …
  29. Sono una persona di carattere mite …

Struttura

La scala è composta da 29 item dai quali derivano quattro fattori:

  1. ·         Aggressività fisica (physical aggression- PA): composto da 9  item (1,5,9,13,17, 21,24,26,28);
  2. ·         Aggressività verbale (verbal aggression- VA): composto da 5 item (2,6,10,14,18);
  3. ·         Rabbia (anger- A): composto  da 7 item (3,7,11,15,19,22,29);
  4. ·         Ostilità (hostility- H): composto da 8 item (4,8,12,16,20,23,25,27).

 

Punteggio

Il punteggio degli item è assegnato in base ad una scala a punti che esprime la misura in cui il comportamento esplorato da ciascun item “è caratteristico” per il soggetto ( da 1=per niente, a 5=pienamente). Gli item 24 e 29 hanno il punteggio invertito rispetto agli altri. Il punteggio totale (il risultato della somma di tutti gli item) può variare fra 29 e 145; il punteggio dei fattori è dato dalla somma dei punteggi degli item che li compongono. I punteggi più alti esprimono una maggiore aggressività.

 

 THE AGGRESSION QUESTIONAIRE – AH BUSS, M PERRY, 1992

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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TEST SUL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA’

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  • 1. Tendi ad attuare sforzi disperati per evitare un reale o immaginario abbandono o separazione ?;
  • 2. Le tue relazioni interpersonali sono instabili e intense, caratterizzate dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione dell’altro ?;
  • 3. Presenti un alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili (ad esempio eterosessuale o omosessuale, adeguato o inadeguato)?;
  • 4. Tendi ad essere impulsivo in almeno due aree che sono potenzialmente dannose (quali spendere oltre misura, sessualità promiscua, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate etc.) ?;
  • 5. Metti in atto ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o comportamenti autolesionistici?;
  • 6. Hai un’ instabilità affettiva dovuto ad un umore sensibile (es. irritabilità e ansia, che di solito durano poche ore e, soltanto più raramente più di pochi giorni o cambi umore più volte al giorno) ?;
  • 7. Avverti delle sensazioni croniche di vuoto ?;
  • 8. Hai una rabbia immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici etc.);
  • 9. Presenti dei pensieri paranoici o brevi ma gravi sintomi dissociativi, legati a situazioni di angoscia e/o di stress ?.
Sei hai risposto SI ad almeno 5 domande è possibile che tu possa soffrire di Disturbo Borderline di Personalità. Questo test non ha valore diagnostico, ma solo divulgativo, quindi ti consiglio di rivolgerti ad uno specialista per un approfondimento clinico.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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OVERTHINKING: LA TENDENZA A PENSARE E RIMURGINARE TROPPO

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L’overthinking è la tendenza a rimurginare e pensare troppo ed è negativo per tutti. A spiegarlo sono gli studi di Susan Nolen-Hoeksema, Capo del Dipartimento di Psicologia presso l’Università di Yale, scomparsa nel 2013, che del fenomeno overthinking aveva fatto il centro delle sue ricerche.

Se sei donna capita più di frequente: secondo l’autrice del libro Women Who Think Too Much: How to Break Free of Overthinking and Reclaim Your Life, Donne che pensano troppo (come scappare dall’overthinking e riprendere in mano la tua vita) il pensiero ruminativo costituisce un fattore di rischio nel mantenimento della depressione.

Il lavoro di Susan Nolen-Hoeksema, che se n’è andata all’età di 53 anni in seguito a un intervento chirurgico, si era concentrato sulle differenze di genere nella depressione, e le conseguenze che i nostri pensieri e le emozioni possono avere nello stato di benessere complessivo della persona.

La malattia non è uguale per donne e uomini non solo poiché viene affrontata in modo diverso, bensì in quanto è il modo in cui affrontiamo la nostra vita emotiva e le difficoltà del quotidiano ciò che apre prospettive differenti.

Uomini e donne vivono l’essere vulnerabile in modo diverso e oggi la medicina di genere si interroga sulla possibilità di realizzare percorsi di cura che tengano conto della persona in tutti i suoi aspetti, sesso compreso, un tema che per molto tempo è stato trascurato e reso forzatamente “neutro”. Ma che cosa significa pensare troppo?

Quando ci focalizziamo sulle cause e l’analisi del problema non stiamo attuando un’azione di problem solving, cioè… non stiamo risolvendo in nessun modo il problema. Parlando di depressione maschile, il dottor Gianluigi Mansi, Responsabile dell’Unità di Psichiatria e Riabilitazione Psichiatrica presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, racconta un fenomeno che capita di vivere a molti, soprattutto uomini padri di famiglia: per la sindrome del pescatore quando usciamo in mare affrontando le tempeste del quotidiano non possiamo tornare a mani vuote.

È il senso di responsabilità che ci fa stare all’erta. Come spiegano gli esperti, l’ansia entro certi limiti è positiva perché è una forma di attenzione, ci spinge a interrogarci e dare il meglio, pretendere di più, vedere i segnali, buttarci nella competizione. Tuttavia, l’esistenza è fatta da una serie di bivi e strade che si incrociano, sentieri che si perdono, fermate mancate, deviazioni e lavori in corso: non possiamo ridurre la nostra felicità all’idea che ci sia una strada giusta da percorrere.

In fondo, la vita non ha una meta, se non il bagaglio di esperienza che impariamo nel viaggio: un viaggiare che non arriva da nessuna parte e invece è esplorazione, curiosità verso il percorso, cadute e nuove corse.

“Se quella volta….. ”: quante volte l’hai detto o pensato? Quando ragioniamo con “avessi… fatto, detto scelto” rimaniamo bloccati nel tempo passato senza trovare nuove soluzioni per risolvere il presente. È demoralizzante e frustrante torturarsi pensando alle scelte che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto. Inoltre, è semplicemente falso: sei lì dove ti trovi, accettarlo è il primo passo per vedere e affrontare la realtà.

L’auto-riflessione può avere una funzione costruttiva, tuttavia spesso accade di analizzare una situazione di disagio concentrandosi sulle cause: questo aspetto è positivo solo fino a quando ti serve a mettere in evidenza lati che non avevi considerato e far emergere le tue emozioni profonde. Il rischio? A causa della tua precisione e profondità di analisi continuerai a ripetere (a te stesso e agli altri!) e raccontare la stessa situazione, concentrandoti sul problema e su quello che ti fa stare male.

STOP! Abbiamo bisogno di dare una tregua ai pensieri. Secondo Susan Nolen-Hoeksema è sempre più frequente che, durante una semplice pausa, le persone si sentano all’improvviso invase da un’ondata di preoccupazioni, pensieri e emozioni che scorrono come un fiume incontrollato e impossibile da arginare: ecco perché coltivare nuovi stili di pensiero e inziare a rallentare consapevolmente la tendenza a rimuginare significa imparare, poco a poco, a svuotare la mente.

Una mente che pensa troppo è un sabotaggio per la nostra creatività e ostacola la nostra capacità di essere nel momento presente. Il risultato? Quando ci portiamo dietro un carico di pensieri sempre più pesante finiamo per occupare tutto lo spaziodisponibile. Al contrario, fare vuoto e liberare la mente è acquistare lucidità, diventare più presenti, come animali dotati di un istinto ancestrale che ci permette di essere qui e ora, fronteggiando gli eventuali pericoli senza combattere contro vecchi fantasmi. Non solo una mente più fluida e leggera, ma la capacità di rispondere alle situazioni in modo più flessibile, dinamico e adeguato.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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IL BRANO MUSICALE CHE RIDUCE L’ANSIA

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I neuroscienziati nel Regno Unito hanno trovato che un singolo brano musicale provoca una drastica riduzione del 65 per cento dell’ansia generale.

I ricercatori di Mindlab International nel Regno Unito volevano sapere che tipo di musica indurrebbe il più grande stato di rilassamento. Lo studio ha coinvolto i partecipanti a cercare di risolvere un puzzle difficile – che inevitabilmente ha innescato un certo grado di stress – il tutto mentre erano collegati a dei sensori. Allo stesso tempo, i partecipanti hanno ascoltato una serie di brani mentre i ricercatori misuravano la loro attività cerebrale, la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e il tasso di respirazione.

Quello che hanno scoperto è che una canzone ha portato ad una riduzione del 65 per cento dell’ansia complessiva dei partecipanti e una riduzione del 35 per cento dei normali tassi di riposo fisiologici.

È interessante notare che la canzone è stata appositamente progettata per indurre questo stato estremo di rilassamento. Creato dalla Marconi Union, i musicisti hanno collaborato con terapisti per organizzare con cura accordi di armonia, ritmi e linee di basso, che a sua volta rallentano la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna dell’ascoltatore, riducendo altresì gli ormoni dello stress come il cortisolo .

Infatti, la musica è così efficace, che molti partecipanti hanno mostrato segni di sonnolenza- al punto che il ricercatore Dr. David Lewis-Hodgson ha consigliato di non ascoltarlo durante la guida.

Il brano in questione è questo,provare per credere:

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it